ROMA – È lo spumante Brut 2007 prodotto dall’azienda Marco Carpineti il Miglior Bollicine 2011.
A decretarlo la quattordicesima edizione della Guida ai Vini d’Italia Bio edita da Tecniche Nuove, curata da Piepaolo Rastelli. Si tratta di un risultato importante per l’azienda laziale da sempre impegnata nel biologico tanto da diventare negli anni un punto di riferimento per tutte quelle realtà imprenditoriali dell’agroalimentare di qualità che hanno inteso o che intendono approcciarsi non solo a questo metodo di produzione volto al rispetto della salute dei consumatori e dell’ambiente, ma anche alla valorizzazione e alla promozione dei territori di cui sono parte integrante.
Un pregio oggi sottolineato dall’iscrizione dello Spumante Brut 2007 Marco Carpineti ai vertici della speciale classifica stilata da quella considerata tra le pubblicazioni riservate al settore, il più completo e aggiornato vademecum dedicato al fitto elenco di vini ottenuti da agricoltura biologica e biodinamica prodotti da aziende certificate. Dal colore giallo chiaro con riflessi dorati, un profumo ampio e ricco, fruttato con note di lievito, il Brut 2007 Marco Carpineti racchiude in ogni bottiglia un’unicità che è tipica esclusivamente dei vitigni autoctoni laziali ed in particolare delle colline che caratterizzano la provincia di Latina.
Ottenuto rigorosamente da uve Bellone in purezza raccolte a giusta maturazione nell’ultima decade di agosto, questo Spumante metodo classico riserva infatti al palato un gusto fresco, secco, sapido e di buona persistenza che lo rende perfetto per esaltare il meglio della gastronomia internazionale. Il raggiungimento dello scalino più alto del podio del Brut 2007 nella Guida ai Vini d’Italia Bio 2011 non è però che l’ultimo dei brillanti risultati messi a segno da Marco Carpineti, costantemente presente da ormai più di un decennio nelle liste delle aziende vitivinicole con più riconoscimenti all’attivo, non solo nel panorama nazionale. A confermarlo le entusiastiche affermazioni di apprezzamento raccolte durante la recente edizione del Vinitaly e soprattutto l’aumento delle esportazioni, pari al 34%, verso quei mercati comunemente considerati difficili se non addirittura “snob” come la Francia e il nord Europa. Un successo che oltre a fare di Marco Carpineti un marchio di qualità assoluta nel variegato mondo del vino , ne fa anche l’emblema del buon bere italiano in Asia, America e Oceania dove le etichette dell’azienda corese riscuotono sempre più consensi. Dati confortanti che di certo premiano l’impegno, la dedizione e la passione che Marco Carpineti e i suoi collaboratori mettono nel loro lavoro. Nell’ottica di dar vita a vini di sempre maggior pregio, non sono mancati infatti gli investimenti economici volti alla realizzazione di nuovi vigneti e all’ampliamento della cantina con la costruzione di spazi sotterranei per l’affinamento dell’apprezzato spumante metodo classico.