Studio secondo cui l’assunzione eccessiva di vitamina E sarebbe dannosa per la salute delle ossa.
Sulle pagine di NatureMedicine, è recentemente apparso uno studio secondo cui l’assunzione eccessiva di vitamina E sarebbe dannosa per la salute delle ossa.
I ricercatori puntano il dito sull’uso indiscriminato di integratori, assunti, il più delle volte, in mancanza di esigenze reali o senza la precedente consulenza di un medico.
Ne è convinta la troupe del professor Shu Takeda, dell’università di Keyo (Tokio), che somministrando quantità elevate di tocoferolo (principale composto della vitamina E) a dei ratti da laboratorio, ha notato come la massa ossea dei roditori sia diminuita sensibilmente.
Da qui la teoria secondo cui l’eccesso di vitamina E favorirebbe l’azione degli osteoclasti, responsabili della disgregazione della materia ossea. Al contrario, una dose moderata della E rinforzerebbe l’azione degli osteoblasti, deputati al consolidamento dell’apparato osseo.
Lo specialista Robert Graham, del Lenox Hill Hospital di New York City, spiega come i due agenti siano in continuo conflitto all’interno del nostro organismo: “Il nostro organismo assiste a un’eterna battaglia tra osteoblasti e osteoclasti e capire questa battaglia cellulare significa focalizzare con precisione il ruolo della vitamina E sulla salute del tessuto osseo”.
La scoperta della vitamina E risale al 1922 ad opera del professor Herbert Evans e Katherine Bishop e, in origine, era considerata come fattore nutriente essenziale alla conservazione della fertilità nei topi. Ma gli effetti della sua assunzione erano poco noti fino a qualche decennio fa. Ora sappiamo che è un ottimo agente antiossidante, che rafforza il sistema immunitario e ottimizza il funzionamento dei muscoli. Tutto ciò, secondo Takeda, se assunta con moderazione.