Un formaggio italiano su 3 che finisce sulle tavole francesi è Dop e il comparto Dop e Igp pesa il 45% dell’export
Si sa che i rapporti con Parigi sono sempre votati alla (sana) competizione. Ma se la tenzone si sposta sul tavolo delle produzioni casearie la questione assume sicuramente un gusto (è il caso di dirlo) diverso, più sostanzioso. Grande è la cultura casearia oltralpe, chiaro che quindi un risultato positivo da quelle parti assume un connotato particolarmente interessante.
Italia, il valore dell’export
La notizia è che la Francia si conferma destinazione preferita per l’export di prodotti caseari italiani, in particolare dei formaggi certificati. Basti pensare che su 136mila tonnellate di prodotti caseari nostrani, acquistati nel 2023 dai cugini Transalpini, oltre 40 mila tonnellate sono di formaggi Dop e Igp, per un valore di circa 470 milioni di euro. Le cifre sono rivelate da Afidop, Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP, che dal 19 al 23 ottobre prossimi parteciperà al Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parigi (Sial), tra i principali eventi fieristici europei per il settore food.
Il dato che salta all’occhio è questo; un formaggio italiano su 3 che finisce sulle tavole francesi è DOP e il comparto DOP e IGP pesa quasi la metà (45%) del valore dell’export caseario che finisce oltralpe.
Formaggio dop, volano i consumi
Con un consumo pro capite di circa 27 kg l’anno, i francesi sono particolarmente sensibili alla qualità casearia dei nostri formaggi certificati. Gli ultimi 12-18 mesi confermano questo gradimento: secondo elaborazioni di AFIDOP su dati ISTAT, tra i formaggi DOP più amati in Francia ci sono Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP in pezzi (10.700 tonnellate), ma vanno forte anche le vendite di prodotto già grattugiato (16mila tonnellate di formaggi DOP a pasta dura), Gorgonzola DOP (5.800 tonnellate), Mozzarella di Bufala Campana DOP (oltre 6.000 tonnellate) e i pecorini, come il Pecorino Romano DOP e il Pecorino Toscano DOP (1.000 tonnellate).
Ed il 2024 conferma la tendenza positiva. Nel primo semestre, Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP in pezzi registrano un +3% a volume, Gorgonzola DOP +2% e i pecorini +1%. Volano i formati ad alto valore di servizio, con un +13% dei grattugiati.
Il futuro del formaggio italiano
L’auspicio per il futuro è quello di continuare a valorizzare il nostro patrimonio di 56 formaggi DOP e IGP unici al mondo per biodiversità, stagionature e latitudini, dalla pianura all’alpeggio. Il SIAL si presenta, dunque, come la vetrina ideale per promuovere le nostre eccellenze casearie, parte essenziale della filiera agroalimentare italiana e pilastro della nostra cultura mediterranea.