Nel 2011-2012, il consumo mondiale di fertilizzanti toccherà quota 178,3 milioni di tonnellate, segnando un + 3% rispetto allo scorso anno. ù
E’ quanto afferma l’International Fertilizer Industry Association (Ifa), il principale organismo internazionale del settore, in base a quanto riporta il Financial Times.
Nel 2011 le entrate agricole degli Stati Uniti, sempre secondo l’Ifa che cita stime del Dipartimento all’Agricoltura, hanno raggiunto il primato di 100 miliardi di dollari, mentre il valore aggiunto netto del settore agricolo per l’economia statunitense è al massimo storico almeno dal 1974.
Le vendite di fertilizzanti aumentano proprio grazie all’impennata dei prezzi dei prodotti agricoli, seguendo un gioco speculativo senza fine. Prezzi anomali: nonostante i prezzi all’origine di zucchero e frumento calino, continuano ad essere decisamente alti rispetto ai livelli storici.
Il prezzo del frumento, ad esempio, ha registrato una contrazione di circa il 30%, rispetto al picco di un anno fa, ma rimane l’80% più alto a fronte della media degli ultimi cinque anni. In sostanza, gli elevati prezzi delle commodity agricole spingono gli agricoltori a investire nelle loro colture.
Mosaic e Phosagro, colossi del settore, hanno annunciato tagli alla produzione, in risposta al calo dei prezzi. Maxim Volkov, amministratore delegato della Phosagro, sottolinea come il recente calo dei prezzi sia “speculativo” e non rispecchi l’effettiva situazione dell’offerta e della domanda. “Prevediamo che l’economia e i fondamentali agricoli sosterranno prezzi più elevati e una maggiore domanda di questi fertilizzanti prima della stagione della semina primaverile – ha concluso.