“Il Trentino-Alto Adige è uno degli esempi e modelli di come si possano fare le cose in Europa, in modo da superare anche i vincoli fisici dati dal territorio. Mi ha colpito la formidabile competitività dell’agricoltura di questa regione e la risposta che alle difficoltà hanno dato i produttori organizzandosi: il modo con il quale gli agricoltori hanno preso in carico questi vincoli è molto interessante”.

E’ quanto ha affermato Sorin Moisa Lionel, capo di gabinetto aggiunto del commissario europeo all’Agricoltura, al termine di due giorni di vista in Regione. Il braccio destro di Dacian Ciolos, al quale sono affidate particolari competenze sulla materia della ricerca e dello sviluppo rurale, ha concluso la sua visita nelle due Province autonome di Trento e di Bolzano intrattenendosi per tre ore, presso il Monastero di San Michele all’Adige, con l’assessore all’Agricoltura trentino Tiziano Mellarini, il presidente della Fondazione Mach, Salamini, il direttore di Apot ed Assomela Alessandro Dalpiaz ed il direttore del Consorzio Vini Herman Bona.

Si è naturalmente parlato delle principali tematiche all’ordine del giorno dell’agenda agricola europea. Soddisfatti dell’esito del confronto – viene scritto in una nota della Provincia autonoma – i responsabili dei settori frutticolo e vitivinicolo, che hanno potuto rappresentare a Sorin Moisa Lionel non solo un quadro aggiornato dei settori trainanti dell’agricoltura trentina ma anche le richieste di nuove misure e modifiche della proposta di nuova Politica agricola comune (Pac) post 2014 presentata lo scorso 12 ottobre dalla Commissione europea.

Mellarini si è detto “felice ed orgoglioso” del contatto diretto che la Provincia di Trento, assieme a quella di Bolzano, è riuscita ad organizzare in questa fase di definizione della nuova Pac. Ricordando come il Trentino-Alto Adige sia una terra caratterizzata da importanti handicap fisici che limitano le colture e aggravano i costi di produzione, ma che rappresenta anche un territorio di grandi tradizioni e tipicità produttive che vanno difese e preservate, Mellarini ha auspicato che il positivo esempio del sistema cooperativo che caratterizza le agricolture trentina e altoatesina possa trovare nuovo riscontro e sostegno nelle politiche della futura Pac.