CAGLIARI – “ll patto delle isole rappresenta una svolta per le istituzioni comunitarie perché crea le condizioni per un’ampia attenzione delle Istituzioni comunitarie al riconoscimento della specificità della condizione insulare in relazione al tema dell’energia”.

E’ quanto dichiara il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, durante la cerimonia per la firma del “Patto delle Isole” a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni dell’Unione europea. Il Patto é un progetto pilota sostenuto dalla Commissione europea con finanziamento diretto tramite una linea di bilancio per la definizione di un approccio innovativo con cui affrontare le criticità delle isole europee in materia di politica energetica.

“La Sardegna ha aggiunto il presidente, che è anche vicepresidente della Commissione Enve del Comitato delle Regioni dell’Unione europea – è l’unica regione italiana a partecipare attivamente all’iniziativa e intende essere protagonista delle politiche dell’Unione europea per l’energia, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e lo sviluppo sostenibile. I territori insulari – evidenzia Cappellacci – proprio per le loro caratteristiche possono portare avanti con maggiori possibilità di successo le politiche per raggiungere entro il 2020 gli obiettivi comunitari per la riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 20% e l’aumento del risparmio energetico, che potrebbe andare anche oltre tale quota”.

Il progetto rappresenta uno strumento di sensibilizzazione della Commissione europea per accedere a linee di finanziamento dedicate al tema energetico associato all’insularità, per inserire pienamente la politica regionale negli indirizzi programmatici comunitari, vista anche la complementarietà con altre iniziative, come il progetto Sardegna CO2.0. Alla firma seguirà la predisposizione di un Piano d’azione per l’energia sostenibile insulare, finalizzato alla riduzione della CO2 e l’individuazione di progetti bancabili nel settore delle energie rinnovabili. “Il tema dell’energia – conclude il governatore – richiede un’azione di governo che vada oltre la dimensione locale, ma allo stesso tempo deve trovare in quest’ultima la propria applicazione e attuazione concreta sul territorio”.