AOSTA – Con la finalità di promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 , attraverso la misura 311 “Diversificazione verso attività non agricole”, finanzia la realizzazione di impianti a biocombustibili con il limite di un megawatt.

L’assessorato regionale all’Agricoltura ha deciso di puntare sugli impianti a biomasse agricole o forestali, ammettendoli a contributo. Due i capisaldi della misura: migliorare la qualità ambientale e la diversificazione delle attività delle aziende agricole. La prima direttrice favorisce la riduzione dell’uso di carburanti di origine fossile a favore di energie da fonti rinnovabili attraverso l’utilizzo di biomasse di origine locale, siano forestali, da colture legnose/arboree o da reflui zootecnici; l’abbattimento dei costi energetici per le attività di trasformazione e commercializzazione aziendali; la pulizia di boschi e di ambienti boschivi che garantiscano la corretta gestione e, in ultima analisi, la salvaguardia del territorio dal punto di vista idrogeologico.

L’iniziativa mira anche a promuovere attività complementari a quella agricola nel settore della bioenergia; incrementare la multifunzionalità delle aziende agricole presenti nel territorio rurale; consolidare lo sviluppo e il potenziamento dell’economia delle zone rurali e contribuire al mantenimento della popolazione rurale sul territorio valorizzando le risorse locali; favorire la creazione di opportunità di nuova occupazione, con particolare attenzione all’inserimento lavorativo dei giovani e delle donne. Sono ammissibili a contributo gli investimenti inerenti sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, come impianti termici di cogenerazione alimentati a biomasse vegetali, impianti per la produzione e l’utilizzo di biogas, strutture per lo stoccaggio delle biomasse utilizzate e prodotte e l’acquisto, fino a un massimo del 10% dell’investimento globale, di attrezzature e macchinari. I progetti finanziabili sono soggetti alle limitazioni previste dal regime “de minimis”.

I beneficiari sono le imprese agricole, individuali o associate, le società cooperative agricole e i componenti della famiglia agricola.