Appena il tempo di debuttare come fiera nazionale, nel 2011, e “Abbiategusto” entra a far parte delle manifestazioni enogastronomiche più importanti d’Italia per la promozione dei prodotti agroalimentari lombardi.
Lo ha riconosciuto ufficialmente la giunta regionale, con una delibera che – di fatto – accredita la rassegna come la più importante del settore per tutto il Sud-Ovest milanese.

Un’ascesa rapidissima per la kermesse organizzata dalla Fondazione per la promozione dell’Abbiatense, tutta fondata sulla ricerca della qualità e il confronto tra le eccellenze, siano esse caratteristiche del territorio o provenienti dal circuito delle Cittaslow, o garantite da zone-simbolo della ricchezza agroalimentare italiana, o importate dall’estero.

Nello scorso weekend la lombarda Abbiategrasso è tornata a proporsi come piccola capitale del gusto, distribuendo la sue attrazioni tra i padiglioni espositivi e la città. Nell’ex convento quattrocentesco dell’Annunciata, sede delle rinomate cene, sono stati protagonisti tre nomi di spicco della cucina italiana, tutti “stellati” dalla prestigiosa guida Michelin, a dimostrazione della considerazione di cui gode la rassegna abbiatense nel firmamento gastronomico nazionale: Massimo Spigaroli, Carlo Cracco e Fabio Barbaglini.

Tra le novità in via Ticino, due produttori di fois gras e di ostriche, ma si è trovato di tutto (o quasi) a patto che sia eccellente: dai distillati francesi al tartufo, dai salumi ai formaggi, dalle conserve ai presidi Slow Food. Sosta consigliata all’enoteca, nella quale si possono trovare grandi vini ricercati al di fuori dei “grandi nomi” del panorama enologico. Sempre in fiera, i laboratori hanno proposto assolute eccellenze di casa nostra e non solo.

Il ristorante a fianco dei padiglioni espositivi ha rappresentato il centro della cucina popolare, con i patti tipici della tradizione lombarda disponibili anche per l’asporto. Il Castello Visconteo, entrato a pieno titolo tra le location di Abbiategusto, ha proposto un salone dedicato all’Oltrepò Pavese, una raffinatissima “Osteria del culatello” gestita di rettamente dal “re” di questo straordinario insaccato e un angolo tutto dedicato a ostriche e cruditè, imperdibile per chi ama il gusto del mare.

Nelle strade e nelle piazze di Abbiategrasso, botteghe pronte a offrire assaggi e degustazioni hanno affiancato mercatini del “bio” e della tradizione. C’è stato anche spazio per ricordare, nella cerimonia di inaugurazione dei padiglioni espositivi, un grande sindaco che ha pagato con la vita la sua intensa attività amministrativa a favore del bene comune. Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso in un agguato malavitoso nel 2010, era anche vicepresidente internazionale delle Cittaslow, la rete internazionale delle città del buon vivere di cui anche Abbiategrasso fa parte.

E poiché la qualità della vita non può essere divisa a compartimenti stagni, ecco che una manifestazione enogastronomica (cui Vassallo stesso aveva partecipato con entusiasmo) è diventata l’occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro a favore della legalità.