FAENZA (RAVENNA) – La Romagna è una terra ricca di prodotti enogastronomici e di iniziative. Riscoprendo vecchie tradizioni e prodotti tipici che hanno caratterizzato il recente passato di questo spicchio d’Italia, a Brisighella, sulle colline di Ravenna nelle “Terre di Faenza”, hanno dato vita ad una serie di originali eventi per buongustai, e non solo.

Ecco allora che nel mese di aprile chi si troverà a transitare per questo magnifico borgo medioevale verrà “catturato” dai profumi e dai sapori del “Trofeo del buon Salame” e della Sagra dei Salumi stagionati (10 aprile, piazza Marconi), mentre in maggio il doppio appuntamento è con la “ Sagra del Carciofo Moretto” (domenica 1 e domenica 8, parco Ugonia).
Fra i sapori e gli odori del vino, dell’olio, dei formaggi, della piadina romagnola che caratterizzano le “Terre di Faenza” non poteva mancare quello del salame artigianale che merita un posto di primo piano nel panorama gastronomico italiano. Da qui il “Trofeo del buon salame” promosso come ogni anno dall’omonima congrega (domenica 10 aprile).
Il principale obiettivo di questa iniziativa è quello di tramandare la cultura e le conoscenze dei prodotti tradizionali e l’arte dei norcini e dei produttori di insaccati. A questo aspetto è poi strettamente legata la riscoperta e la valorizzazione delle produzioni locali, come quella suina della mora romagnola, salvata in extremis grazie alla passione di alcuni allevatori che hanno riselezionato la razza la cui carne è molto pregiata.
Il “Trofeo del buon salame” è una gustosa gara che coinvolge i produttori di salame artigianale e amatoriale , suddivisa nelle categorie “carni tradizionali” e “carni provenienti da mora romagnola”. Alla giuria, composta da esperti provenienti da tutta Italia, il difficilissimo, e appetitoso, compito di decretare i vincitori.
In contemporanea per le vie e nelle piazze del centro storico di Brisighella prenderà vita la “Sagra dei salumi stagionati”, con bancarelle di prodotti tipici e di artigianato tradizionale e stand gastronomici.
La “Sagra del Carciofo Moretto” (domenica 1 e domenica 8 maggio) vuole celebrare questo prodotto assolutamente autoctono della terra che a Brisighella, soprattutto nei tipici calanchi con una buona esposizione al sole, raggiunge le massime espressioni organolettiche.
Il carciofo non è altro che il bocciolo dell’infiorescenza che si raccoglie immaturo, cioè prima che sbocci, fine aprile e maggio. Il “Moretto” è una varietà rustica , sulla quale non sono stati fatti interventi genetici e ciò ha consentito di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche e gli aromi originari, diversamente da altre varietà largamente coltivate nel bacino del Mediterraneo. La pianta del “Moretto” si presenta come un cespuglio che può raggiungere un’altezza di 150 centimetri, il fusto è eretto con getti basali chiamati “carducci” che vengono usati per la riproduzione. Le foglie, verdi-grigiastre, sono grandi e spinose, pendenti all’infuori. Il suo sapore è leggermente amaro, fresco, appetitoso. Il “Moretto” si mangia crudo e leggermente lessato, condito con sale e olio, preferibilmente con il rinomato “Brisighello”, col quale si sposa molto bene in quanto i due prodotti hanno una base aromatica comune.
Sono molte e gustose le ricette che si possono realizzare utilizzando il Carciofo Moretto: cappelli da prete con ripieno di carciofi moretti e ricotta all’olio extra vergine di oliva Brisighello; insalata di testina di vitello su letto di carciofi moretti e scaglie di parmigiano; tortino di formaggio con carciofi moretti; crostata di foglie di carciofi; mousse di avocado con carciofi moretti; bavarese ai carciofi; moretti farciti con gamberi; lombatina di agnello saltata in padella con carciofi; mostarda di carciofi moretti alla senape per accompagnare fritti di gamberi.
Per ulteriori informazioni: www.terredifaenza.it.