Una revisione ampia di studi scientifici condotta da cinque ricercatori italiani, pubblicata a luglio su Food and Chemical Toxicology, ha riconfermato la sicurezza dell’aspartame.

La pubblicazione ha esaminato gli studi pubblicati negli ultimi 22 anni sul consumo di dolcificanti a basso contenuto calorico, principalmente l’aspartame, concludendo che non “è causa di problemi di salute come cancro, malattie cardiovascolari o parti prematuri”. In particolare, precisano gli studiosi italiani, tra i quali la tossicologa Marina Marinovich e l’epidemiologo Carlo La Vecchia, non è stata osservata alcuna associazione tra aspartame e il cancro al cervello, neoplasie ematopoietiche (come il linfoma di Hodgkin), il cancro al seno, il cancro al pancreas, le malattie cardiache, i parti prematuri.

“Con riferimento ai dati epidemiologici – si legge nelle conclusioni – le evidenze sui dolcificanti a basso contenuto calorico, in particolare aspartame, non supportano l’esistenza di una associazione costante con neoplasie ematopoietiche, cancro al cervello, all’apparato digerente, al seno, alla prostata e diverse altre neoplasie. Allo stesso modo, i dolcificanti a basso contenuto calorico, non sono collegati a eventi vascolari e parti prematuri”.