Analisi sui dati Istat sull’inflazione ad agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Abbiamo ormai imparato a nostre spese, è proprio il caso di dirlo, che il costo della vita è notevolmente aumentato. Le cause sono molteplici, certamente c’entra la situazione bellica nell’Europa orientale ma abbiamo assistito anche a fenomeni speculativi. L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’elettricità (in attesa del freddo invernale) guidano questa vergognosa classifica. Forse ci è sfuggito perché siamo stati impegnati nelle vacanze (per chi ha potuto), ma anche il costo della colazione sta subendo una vera mutazione.

L’allarme è stato lanciato qualche giorno fa da due colossi della filiera del latte; con l’elettricità ed i mangimi alle stelle (dalla stalle alle stelle, è proprio il caso di dirlo) il latte potrebbe arrivare in pochissimo tempo alla ragguardevole cifra di 2€ al litro.

Già, l’impatto del caro prezzi colpisce gli italiani già a colazione, con aumenti che vanno dal +9,8% dei biscotti al +19% per il latte conservato ma l’effetto dei rincari energetici si fa sentire anche su pane (+13,6%), zucchero (+14,9%) burro (+33,5%) e marmellate (+7,9%) senza dimenticare il caffè che fa segnare un +6,7%. Emerge dall’analisi sui dati Istat sull’inflazione ad agosto, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

L’aumento dei prezzi non risparmia neanche chi sceglie un’alimentazione naturale con i listini dello yogurt che aumentano del 12,1%, quelli della frutta dell’8,3% e con in più l’incremento dei cereali da colazione del 5,5% mentre chi ama il pasto mattutino continentale, le uova sono in aumento del +15,2% ed i salumi del +6,8%.

Insomma, l’inflazione è veramente democratica, colpisce tutti.


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