Varato decreto legge che cerca di intervenire sulla questione umanitaria e su quella energetica

Il governo italiano ha vrato la strategia per affrontare le prime difficoltà derivanti dagli attriti con la Russia, in primis quelle energetiche. E concede il via libera al decreto deputato a garantire da una parte gli aiuti di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina e dall’altra a mettere in sicurezza il sistema elettrico italiano.

Secondo il comunicato finale del Cdm, il decreto “si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza. La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili”, la decisione dell’esecutivo.

Il decreto interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti legati all’emergenza della crisi ucraina:

Difesa

In particolare, il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. È prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.

Rifugiati

Il decreto prende prime misure per l’eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi presso il nostro Paese: in Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone.

Il provvedimento disciplina il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.

Università

Infine, è istituito un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.

Stato di emergenza per l’ccoglienza di cittadini ucraini

Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto. Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Tutto questo anche se secondo i Servizi Segreti italiani il Paese è perfettamente in grado di reggere la crisi energetica.


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