“Il riconoscimento europeo della ‘Pasta di Gragnano‘ come Igp premia l’altissima qualità delle produzioni agroalimentari della mia Campania e dell’Italia tutta. Questo è frutto dell’imprescindibile legame col territorio e delle sapienti e attente tradizioni degli artigiani della pasta. Salgono così a 254 le denominazioni italiane riconosciute, che confermano, ancora una volta, la nostra posizione di leadership in Europa”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo ha commentato la notizia della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, dell’iscrizione della denominazione ‘Pasta di Gragnano‘ Igp nel registro delle Dop e Igp. Il riconoscimento rappresenta un traguardo importante per l’Italia che vede finalmente registrata in ambito comunitario il primo prodotto della categoria ‘Pasta alimentare’.
La ‘Pasta di Gragnano’ è il prodotto ottenuto dall’impasto della semola di grano duro con acqua della falda acquifera locale. I formati immessi al consumo sono diversi, tutti tipici, frutto della fantasia dei pastai gragnanesi. Il prodotto deve avere un aspetto esterno omogeneo, senza macchie bianche o nere, non deve presentare bolle d’aria, fessure o tagli, muffe, larve o parassiti e corpi estranei. Il colore è giallo paglierino. La ‘Pasta di Gragnano’ si caratterizza per la sua superficie rugosa che conferisce al prodotto sia la capacità di legare con i diversi condimenti che quella di tenere la cottura al dente. La zona di produzione della Indicazione Geografica Protetta IGP ‘Pasta di Gragnano’ comprende tutto il territorio del Comune di Gragnano in Provincia di Napoli.
La città di Gragnano fin dal ‘500 è conosciuta per la produzione di pasta di grano duro. L’importanza storica della produzione di pasta a Gragnano fu tale da influenzare la progettazione degli spazi urbani. Infatti, nella metà del 1800, in occasione della realizzazione di un nuovo piano urbanistico, la larghezza delle strade e l’altezza dei palazzi furono pianificati in modo da facilitare il fluire del vento e agevolare le operazioni di essiccatura della pasta.
A Gragnano, la produzione della pasta è sempre avvenuta utilizzando le trafile in bronzo e questa particolarità ha stimolato la creazione di trafile di vario formato che hanno permesso la produzione di differenti formati di pasta, poi associati dalla fantasia popolare a vicende legate ad aneddoti o storie locali. Testimonianza di quanto esposto è la ‘Valle dei Mulini di Gragnano‘ dove ancora oggi è possibile ammirare i resti di tali manufatti un tempo utilizzati nel processo produttivo della ‘Pasta di Gragnano’. Grazie alla sua consolidata tradizione nella produzione della pasta, la città di Gragnano oggi viene indicata come ‘Città della pasta’.