E tra coloro che intendono cambiare abitudini, il 37% dei consumatori è più propenso a optare per le alternative analcoliche
Arrivano gli effetti del Nuovo Codice della Strada. ll 44% degli italiani è intenzionato a moderare la frequenza delle uscite al bar e al ristorante.

I più convinti sono soprattutto i giovani della Gen Z (all’incirca i nati tra il ’95 ed il 2005) e gli abitanti di alcune grandi città, come Roma e Milano.
L’indagine statistica
Il quadro emerge da uno studio di CGA by NIQ, per comprendere i possibili effetti sui consumi nel settore HoReCa in Italia. L’indagine registra che i Millenials preferiscono ridurre il consumo di alcol, ma senza sostituirlo con categorie analcoliche; anche le opzioni No/Low alcol sono tenute in considerazione da questa generazione.
Quali soluzioni adottare
I GenZ sono più propensi a scegliere le alternative analcoliche, e le opzioni No/Low alcol, ovvero bibite dealcolate, come la birra 0% alcol e i mocktails. I Millenials (venuti alla luce tra l’80 ed il ’95) preferiscono ridurre il consumo di alcol, ma senza sostituirlo con categorie analcoliche; anche le opzioni No/Low alcol sono tenute in considerazione da questa generazione.
La preferenza per le soluzioni alcool free
Tra coloro che dichiarano di voler cambiare le proprie abitudini, il 37% dei consumatori è più propenso a optare per le alternative analcoliche – come ad esempio le bibite – trend trainato ancora dalla Gen Z e meno diffuso, invece, tra i Millenials che tendono a preferire una riduzione del consumo di alcol, ma senza sostituirlo con categorie analcoliche.

In questo contesto emerge, in particolare tra la Gen Z e i Millenials, un’ulteriore dinamica: la propensione verso alternative No/Low alcol, cioè quelle bibite dealcolate, come la birra 0% alcol e i mocktails – ovvero bevande che imitano i cocktail classici ma senza l’uso di alcol.