La filiera produttiva nazionale ed europea chiede la continuazione dei dazi doganali nei confronti del prodotto asiatico

Non trova pace il mondo del riso europeo. L’ente nazionale risi sta per chiedere formalmente all’Ue il rinnovo della clausola di salvaguardia, misura che di fatto ha reintrodotto dall’inizio del 2018 i dazi doganali sul riso di qualità indica che giunge nel vecchio continente da Cambogia e Myanmar, e che sono orami in vista della scadenza triennale, fissata per il prossimo gennaio.

Ci sono già stati colloqui informali ma ora la richiesta ufficiale è pronta a partire. L’azione non è solo frutto di un’iniziativa nostrana ma gode dell’appoggio di tutta la filiera continentale e poggia le sue basi giuridiche sul timore che l’import dall’Asia vada a minare pesantemente la produzione continentale, in primis quella italiana che è la più florida d’Europa.

Non dimentichiamo che ben il 50% del riso indica venduto viene proprio dalla Cambogia, da qui il protezionismo degli italici risicoltori


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