Spiraglio per le imprese agricole italiane che stanno soffrendo per l’embargo russo. C’è una “indicazione di apertura” da parte della Russia sul bando imposto ad alcuni prodotti agroalimentari europei, ma al momento “niente accordo formale” con la Commissione Ue per alleviarlo.
Lo dice il portavoce alla salute dell’esecutivo Ue Enrico Brivio, sottolineando che “sono in corso discussioni tecniche esclusivamente sulla carne di maiale e sulle patate” anche se Mosca “ha chiesto che alla lista vengano aggiunti prodotti di alta gamma” come i Dop o gli Igp. Bruxelles resta però ferma su un punto: “se ci sarà un accordo, questo dovrà rientrare nel sistema delle certificazioni ed essere applicato a tutti i paesi senza discriminazioni”.
Mosca sta infatti cercando di ‘spezzare’ il fronte europeo con intese bilaterali e spingendo per un sistema che le consenta di non importare dagli stati membri a lei ‘ostili’ come i Baltici o la Polonia, e far rientrare prodotti di qualità, ora colpiti dal bando, come Parmigiano reggiano e Prosciutto di Parma. “La Commissione Ue sta aspettando una risposta da parte della Russia e spera che le barriere fitosanitarie possano essere rimosse” anche se “l’esito di questi negoziati tecnici non pregiudica la procedura in corso al Wto” sul bando in blocco imposto a tutti prodotti del maiale un anno fa, “né la politica commerciale Ue nei confronti della Russia”.