Ennesimo importante risconoscimento per il nostro Paese; il nettare toscano, ed il sistema produttivo che ha alle spalle, vicini ad entrare nella lista dei candidati

Ancora novità interessanti dal mondo produttivo nazionale. Un’altra eccellenza, nota in tutto il globo, si appresta ad iniziare un iter davvero importante. Il sistema delle “ville-fattoria nel Chianti Classico” è appena stato ufficialmente inserito nella Lista propositiva italiana dei siti candidati a Patrimonio dell’Umanità: si tratta del primo importante passo nel percorso per raggiungere il riconoscimento universale Unesco. La proposta avanzata dalla Regione Toscana è stata ideata e curata dalla Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico E.T.S, con unanime condivisione di tutte le Amministrazioni Comunali del territorio.

Chianti, il fondamento della richiesta

Lo studio si basa sulla conoscenza approfondita dell’ampia letteratura di settore, ma anche su numerose e specifiche osservazioni sul campo, che hanno posto in evidenza i caratteri di unicità che identificano il territorio del Chianti Classico, in maniera inequivocabilmente distintiva.

“La Fondazione – le parole della Presidente Tessa Capponi Borawska – ha organizzato scrupolosamente e con rigore scientifico tutta l’analisi preliminare alla presentazione della richiesta formale di inserimento nella lista propositiva italiana. Colgo l’occasione per ringraziare la Regione Toscana, i Sindaci del territorio, per la loro attenzione e visione, e tutti gli altri soggetti coinvolti, che con il loro sostegno hanno reso possibile un percorso ambizioso verso un obiettivo che posso solo definire come bene comune per la nostra Regione e per il nostro Paese, non solo per il territorio del Chianti Classico”.

Chianti, storia di valore e di collaborazione

Il Chianti Classico, una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo, rappresenta di per sé un valore culturale della regione e del nostro Paese, e con l’iscrizione al patrimonio Unesco potrà esaltare a pieno titolo il suo ruolo. E’ importante poter  contare sulla capacità di questo territorio di fare rete e sulla sua storica vocazione a produrre crescita e sviluppo attraverso la collaborazione, l’unione di risorse e una visione aperta e condivisa del futuro.