Seconda posizione per Roma, quarta per Napoli. La cucina si conferma per l’Italia un vero soft power, che forse non sfruttiamo ancora appieno

La cucina italiana si conferma ancora una volta come la più apprezzata al mondo, con Firenze e Roma che occupano, rispettivamente, il primo e il terzo gradino del podio della speciale classifica “100 Best Cities to Try Local Food”.

La speciale classifica viene realizzata da TasteAtlas, portale internazionale di viaggio esperienziale a tema gastronomico. Un successo che conferma ulteriormente come la ristorazione rappresenti uno dei principali propulsori del turismo in Italia. La graduatoria menziona quindici città italiane tra le prime cento, premiando Firenze come città di cui i turisti globali apprezzano maggiormente la cucina locale. Al quarto posto c’è Napoli, subito dopo Lima.

Gastronomia come strumento diplomatico

La cucina italiana si dimostra ancora una volta uno straordinario strumento di soft power capace di incarnare e trasmettere i valori fondanti della cultura italiana, quali l’ospitalità e il rispetto per il territorio: principi alla base della Giornata della Ristorazione, istituita quest’anno da Fipe-Confcommercio per promuovere e valorizzare il patrimonio che questo settore custodisce e tramanda in Italia e all’estero. Motivazioni, queste, che hanno inoltre portato alla candidatura della cucina quale patrimonio dell’umanità Unesco per il 2023.

La cucina italiana è particolarmente apprezzata dai turisti di tutto il mondo per la varietà e la qualità dei prodotti. Il nostro territorio con le sue colline, con le montagne e il mare ci mette a disposizione, tutto l’anno, eccellenti materie prime che usiamo per dare vita ai piatti straordinari. Ovvio che ciò di suo non basta. Il valore aggiunto è la creatività e la passione che i cuochi di tutta Italia mettono ogni giorno nel loro lavoro.


Pubblicato il