La pasta più ordinata a domicilio in Italia è la lasagna, seguita dalla carbonara e dalle penne all’arrabbiata; tuttavia riscuotono un grande successo nella nostra penisola anche i tortellini, gli spaghetti alle vongole e i cannelloni.

La tipologia invece di pasta preferita sono gli intramontabili spaghetti che se la giocano con paccheri e maccheroni, seguiti da tortellini, ravioli e orecchiette.

Oggi si producono a livello globale- riferisce l’associazione Aidepi– 14,3 milioni di tonnellate in 48 Paesi che ne producono in quantità accettabili (oltre 1.000 tonnellate) e ben 52 quelli che ne consumano almeno 1 kg pro capite all’anno. Con l’Italia a guidare la classifica dei consumi (24 kg pro-capite) e della produzione: 1 piatto di pasta su 4 nel mondo è prodotto in Italia, 3 su 4 in Europa.

Il 6% del totale di pasta ordinata su Just Eat, piattaforma partner dell’evento, proviene dalle città di Milano e Roma, dove il centro urbano lombardo mangia 2.100 kg guidati dalla consegna a domicilio di lasagne, e la Capitale consuma 1.870 kg di carbonara che vince senza uguali, seguita a grande distanza da spaghetti alle vongole veraci e amatriciana. Per il resto d’Italia le città che si distinguono sono Torino, Bologna e Napoli.

Scendendo verso il Sud Italia, inizia a predominare l’influenza marina, con il pesce che contraddistingue quasi tutti gli ordini che viaggiano attraverso il digitale: a Napoli al primo posto ci sono gli spaghetti alle vongole a Palermo le farfalle al salmone. Ci sono poi alcune zone d’Italia in cui vincono a sorpresa piatti tradizionali di altre regioni come a Lecce le tipiche pappardelle toscane al cinghiale, a Venezia i classici tortellini emiliani e a Trieste tutti pazzi per la carbonara romana.

Il takeaway ormai non conosce più barriere, e le abitudini degli Italiani si stanno ampliando verso nuove frontiere che coinvolgono sempre più piatti che richiedono cura e maestria a prova di ristorante, come la nostra pasta cucinata secondo le ricette della tradizione.