I Prodotti Agroalimentari Tradizionali rappresentano un biglietto da visita dell’agricoltura italiana di qualità. Con il termine prodotti tradizionali s’intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.

Il sistema dei prodotti tradizionali è regolamentato dal decreto del 18 luglio 2000. L’Italia vanta oltre 5000 prodotti tradizionali; lo comunica il rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, Rosario Lopa, già Delegato della provincia di Napoli per il settore Agricoltura, a margine della presentazione del decreto Ministeriale sull’aggiornamento dei Prodotti Tradizionali, elenco aggiornato a luglio 2012 dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni italiane.

Circa 5000 prodotti frutto del territorio e delle tradizioni che in esso si tramandano. E’ questo il ricco e gustoso elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali delle Regioni, ovvero il motore del turismo enogastronomico che in Italia vale 5 miliardi di euro. Una ricchezza nazionale che comprende i prodotti ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo.

I prodotti tradizionali agro-alimentari, insieme ai prodotti DOP e IGP, ai vini DOC e DOCG ei vini IGT e ai prodotti meritevoli di riconoscimento comunitario per la cui realizzazione si usano materie prime di particolare pregio, sottolinea l’esponente Agricoltura, rientrano tra i prodotti tipici e sono oggetto di particolare attenzione da parte dei governi locali, regionali, nazionali e dell’Unione Europa.

L’elenco protegge dalle falsificazioni e a conservare anche in futuro, nella sua originalità, il patrimonio regionale delle tipicità, ma anche per disegnare la mappa enogastronomica del territorio per le vacanze 2013. Per più di un italiano su tre, infatti, dipende dal cibo il successo della vacanza che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali.

Nella mappa delle regioni bandiere del gusto, la Campania si posiziona bene ed oltre 370 prodotti. I prodotti agroalimentari, ha concluso Lopa, le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. (D.M. 18 luglio 2000), rappresentano il volano dell’economia del nostro territorio. A prevalere tra le specialità salvate dall’estinzione, i diversi tipi di pane, pasta e seguiti da verdure fresche e lavorate, salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, formaggi, bevande tra analcoliche, liquori e distillati, prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.