Ai Ministri italiani Maurizio Martina e Gianluca Galletti, in rappresentanza della prossima Presidenza italiana della Ue e ai presidenti del Consiglio Agricoltura e del Consiglio Ambiente Ue uscenti, sarà consegnato un documento appello (riportato in calce) per l’istituzione dell’Anno europeo contro lo spreco alimentare e per il rilancio degli obiettivi fissati dalla Risoluzione “Come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’Ue” approvata dal Parlamento europeo il 19 gennaio 2012.
Entrambe le questioni sono a tutt’oggi rimaste senza risposta. Il documento è stato presentato a Strasburgo, in occasione dell’ultima plenaria da Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura, Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market (lo spin off dell’Università di Bologna per il recupero degli sprechi alimentari) e coordinatore del Pinpas, il Piano nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare di cui l’Italia si è recentemente dotata, Matthias Groote, presidente della Commissione Ambiente e Salvatore Caronna, relatore della risoluzione parlamentare del 2012.
Un osservatorio europeo di matrice italiana «Sprechiamo un terzo del cibo prodotto del mondo – ha detto Andrea Segrè – Dimezzare lo spreco alimentare in Europa entro il 2025 è possibile ma serve la proclamazione urgente di un Anno europeo contro lo spreco alimentare. Ci auguriamo possa essere il 2016, per dare seguito all’attenzione che, sul tema cibo, verrà catalizzata grazie a Expo 2015 “Nutrire il pianeta”. Al nuovo Governo europeo proporremo l’istituzione di un Osservatorio europeo sullo spreco alimentare, analogamente a quanto è stato fatto in Italia con l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market /Swg».
Rivedere, packaging, etichette e promozioni Per Segré è lo strumento da cui partire per un monitoraggio efficace e una politica comune di riduzione dello spreco «che includa provvedimenti su packaging, etichette, vendite last minute, recuperi pasti e altre soluzioni di lotta agli sprechi di cibo». Per De Castro il recupero di efficienza nell’utilizzo delle risorse è un obbligo morale, economico e politico, ma anche un tema che non ha registrato una vera concertazione tra le istituzioni europee. Allo scopo il documento appello sarà indirizzato anche al nuovo Parlamento europeo. Segrè ha annunciato la costituzione di Sprecozero.net, la rete dei Sindaci che hanno firmato Carta Spreco Zero per tradurre subito, sul territorio da loro amministrato, le richieste della Risoluzione contro lo spreco del Parlamento europeo. Hanno aderito, fra le altre municipalità, anche Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bologna, Venezia, Trieste, oltre ai 64 Comuni virtuosi italiani.
Il testo del documento appello “Per un impegno europeo contro lo spreco alimentare“. Noi deputati europei – Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura, Matthias Groote, presidente della Commissione Ambiente e Salvatore Caronna, relatore della Risoluzione 2012 Come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’Ue – intendiamo portare all’attenzione del prossimo Parlamento europeo e della futura Commissione europea l’impegno congiunto portato avanti nel corso di questa legislatura nell’affrontare la tematica dello spreco alimentare. A seguito dell’iniziativa della commissione Agricoltura e con il supporto delle commissioni Ambiente e Mercato interno, il Parlamento europeo ha adottato il 19 gennaio 2012, a larghissima maggioranza, una risoluzione in cui si chiede alla Commissione europea di prendere iniziative legislative concrete per lottare contro lo spreco alimentare lungo tutta la filiera agroalimentare.
Lo spreco alimentare comporta problemi etici e ambientali, ed è altresì causa di costi sociali ed economici considerevoli. Iniziative come la campagna europea “Un anno contro lo spreco”, realizzata da Last Minute Market nell’ambito dell’Università di Bologna, hanno contribuito alla sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, proponendo peraltro obiettivi ed azioni che sono alla base della stessa Risoluzione del Parlamento europeo, rappresentano un esempio importante di mobilitazione. Tuttavia come legislatori chiediamo un quadro giuridico comunitario che impegni tutti gli Stati membri ad azioni concrete ed efficaci con l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2025. Crediamo che la richiesta di istituire un Anno europeo contro lo spreco alimentare debba essere realizzata per il 2016 quale importante strumento di informazione e promozione per sensibilizzare i cittadini europei e richiamare l’attenzione e l’intervento dei governi nazionali. Chiediamo inoltre alla Commissione di includere in ogni valutazione di impatto una analisi degli effetti della legislazione sulla sicurezza alimentare sui comportamenti che generano spreco alimentare, così come richiesto dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo. Con questo documento, chiediamo al prossimo Parlamento europeo di proseguire questo percorso al fine di consolidare il lavoro realizzato nel corso di questa legislatura.