Suggeriamo 3 splendidi itinerari in Italia; la Via Francigena, la ciclovia Aida che attraversa il nord e la Ciclovia dei Parchi nel cuore della Calabria
Partiamo da un grande classico del cicloturismo, ovvero la Via Francigena a cui affianchiamo la ciclovia Aida, Alta Italia da Attraversare e la Ciclovia dei Parchi della Calabria, due progetti relativamente giovani che permettono di esplorare il nord Italia e la parte più interna della Calabria.
Via Francigena, cicloturismo tra storia e cultura
Sono oltre tremila i chilometri della Via Francigena da Canterbury a Roma e verso Santa Maria di Leuca. Un percorso carico di storia e cultura, fondamentale per la pratica del pellegrinaggio, rappresentando lo snodo centrale delle grandi vie della fede e facendo da “ponte fra Europa anglosassone ed Europa latina”. I pellegrini provenienti dal nord percorrevano la Via per dirigersi a Roma ed eventualmente proseguire lungo la Via Appia verso i porti pugliesi, dove s’imbarcavano verso la Terrasanta.
Il percorso in bicicletta lungo la penisola italiana è solo in parte diverso da quello a piedi e inizia dal Gran San Bernardo per raggiungere Roma dopo 1.040 chilometri. Durante il viaggio si susseguono ambienti e panorami che vanno a comporre un quadro unico al mondo, con borghi, città, grandi pianure coltivate, pievi romaniche e suggestivi paesaggi collinari come quelli tra le crete senesi. Si pedala sia su strade asfaltate minori, su sterrate e campestri e anche su piste ciclabili protette, in prevalenza non asfaltate.
Francigena, consigli per il viaggio
Per una settimana di viaggio: da Siena a Roma. Tra Toscana e Lazio in mtb, con sei giorni in sella e uno da spendere a Roma. Dislivello impegnativo e sterrato lungo la Val D’Orcia e la Tuscia. Si toccano borghi incantevoli come San Quirico d’Orcia, Radicofani, Acquapendente e Viterbo. Si pedala infine sulla Cassia Antica.
Per un fine settimana di relax: pedalata lungo la Dora Baltea, tra Aosta e Ivrea. Percorso con pista ciclabile adatto anche a persone non esperte. Possibilità di visitare i siti archeologici romani di Aosta, i castelli di Fénis e di Bard. Da non perdere i vigneti sospesi sull’Adret. Il percorso è in prevalenza asfaltato, adatto a una bici ibrida. Il treno consente di arrivare e ripartire con facilità.
Per gli amanti dell’arte: la via del romanico in tre giorni. Percorso facile, quasi tutto sugli argini del Ticino e del Po, che collega Mortara a Pavia, antica capitale dei longobardi, e poi a Piacenza. Tappa intermedia è Orio Litta. Lo sterrato si alterna all’asfalto, per cui si consiglia la mtb o una bici da turismo. Il percorso va da stazione a stazione.
Per chi ama le salite: Appennino, Apuane e Lunigiana. Bastano 3-4 giorni per affrontare queste salite anche con la bici da strada. Si parte da Fornovo di Taro, si toccano la Cisa, Pontremoli, Aulla e Sarzana. Tutte le località principali sono servite dal treno.
Cicloturismo nel nord Italia, l’itinerario di Aida
La ciclovia Aida, Alta Italia da Attraversare, conta 930 chilometri e va da Moncenisio fino a Trieste. Si tratta di un progetto realizzato dal basso grazie ai volontari e alle volontarie di FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che ha affascinato l’Europa, facendo scuola in Italia. Nel 2020, grazie a un crowdfunding, si sono raccolti 15 mila euro per finanziare la segnaletica leggera, la creazione di un sito web e di un’app dedicata, oltre che numerose altre iniziative promozionali per sostenere l’iniziativa che ha degli obbiettivi precisi.
La filosofia che sta alla base di Aida è quella di collegare le città del nord come Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste sfruttando itinerari già realizzati e strade a basso traffico, piuttosto che creare nuove infrastrutture. Vengono quindi messe in rete per esempio la Francigena Valsusina, i canali Cavour, Villoresi e Martesana, il percorso regionale I1 Veneto e le svariate ciclovie del Friuli-Venezia Giulia. In questo modo si promuove l’uso della bici su più livelli: si stimolano i territori e i comuni, si va a soddisfare la domanda cicloturistica e, allo stesso tempo, si risponde ai bisogni legati alla mobilità locale.
Da Moncenisio a Trieste, lungo la Pianura Padana
La Ciclovia Aida si snoda lungo la Pianura Padana, per cui al 90 per cento l’itinerario risulta totalmente pianeggiante, mentre nel restante dieci per cento le pendenze sono quasi sempre inferiori al quattro per cento, come ad esempio in Franciacorta, oppure sulle colline moreniche del Garda.
Cicloturismo in Calabria sulla Ciclovia dei Parchi
La Ciclovia dei Parchi della Calabria porta ad esplorare la parte più interna e meno battuta di questa regione. Con i suoi 545 chilometri si pedala lungo quattro straordinarie aree protette che si estendono su una superficie di oltre 300 mila ettari, susseguendosi da nord a sud.
Si incontrano paesi arroccati, boschi e foreste fittissime, laghi in quota, faggete vetuste, siti e geositi Patrimonio Unesco, musei diffusi, culture e dialetti, tradizioni agroalimentari ed enogastronomiche capaci di rendere unica questa esperienza di viaggio.
Da Laino Borgo, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, fino a Gambarie in Aspromonte, attraversando il Parco della Sila e quello delle Serre calabresi, la ciclovia corre lungo i crinali appenninici da cui è possibile scorgere il mare con uno sguardo a est e ovest, fino ad approdare sullo splendido lungomare di Reggio Calabria.
Lunghezza: 545 km
Altitudine massima: 1565 m
Altitudine minima: 19 m
Salite totali: 10240 m; discese totali: 10510 m
Parchi attraversati: 4 (Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Sila, Parco Regionale delle Serre, Parco Nazionale dell’Aspromonte)
Paesi e centri abitati attraversati: 46
Nel 2021 alla Ciclovia dei Parchi è stato assegnato l’Oscar del Cicloturismo “Italian Green Road Award” e nel giugno 2024 è entrata a far parte dell’itinerario EuroVelo 7, la Ciclovia del Sole che collega Capo Nord a Malta. Questo riconoscimento rilancia in un contesto internazionale la Regione Calabria come meta cicloturistica.