E’ stata denominata “Operazione Trasparenza” ed era volta a stabilire il grado di salubrità della mozzarella dopo la ridda di voci esplose dalla vicenda Terra dei Fuochi.
C’è stata grande collaborazione tra il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e 4 importanti associazione a difesa dei diritti dei consumatori: Federconsumatori, Unione Nazionale dei Consumatori, CODICI e Adusbef.
L’intesa prevdeva che le associazioni avrebbero acquistato random i prodotti del Consorzio, quindi marchiati Dop, per poi spedirli in uno dei più accreditati laboratori di analisi in Europa, il TUV SUD GMBH di Siegen, in Germania. Obiettivo era sottoporre le mozzarelle di bufala campana Dop a una serie di test, allo scopo di verificarne la salubrità e, soprattutto, la completa assenza di sostanze inquinanti.
I recenti fatti relativi all’ormai famigerata Terra dei Fuochi hanno creato una sorta di psicosi collettiva nei confronti dei prodotti campani, provocando un calo nelle vendite talmente rilevante da portare sull’orlo del collasso l’intero sistema agricolo della regione. Tre settimane di intenso lavoro e, finalmente, il tanto atteso responso. “Che è perfettamente in linea con le nostre aspettative – annuncia Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio – e con le migliaia di analisi alle quali sono sottoposte le nostre mozzarelle ogni anno da circa una decina di enti e autorità italiane. Il TUV ha confermato infatti che il nostro prodotto è sano e sicuro aldilà di ogni ragionevole dubbio”.
Conferma in tal senso è quella fornita dalle 4 associazioni a difesa dei diritti dei consumatori che hanno proceduto, in maniera perfettamente autonoma, all’acquisto e all’invio del prodotto presso il laboratorio tedesco e che hanno verificato per prime gli esiti delle analisi. Un lavoro capillare, condotto con serietà e professionalità, nell’ottica della mission delle associazioni stesse.
“Il problema della Terra dei Fuochi rimane dolorosamente attuale ma non dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio e occorre sottolineare come la stragrande maggioranza del comparto agroalimentare campano sia sana e, storicamente, votata a una grandissima qualità”. E’ giusto dare risalto alla notizia onde ristabilire un rapporto di fiducia con il consumatore.