Secondo Ipsos più di un italiano su quattro sceglie il risotto come piatto della tradizione da reinterpretare

Cambiano i tempi e anche il modo di vivere il cibo in casa. Come cucinano tra le mura domestiche, oggi, gli italiani? Fra piatti della tradizione, voglia di innovazione e nuove abitudini, quale tendenza prevale? Da una recente ricerca di Ipsos, Generazione Z, Millenials, Generazione X e Baby Boomers tendono a modificare le ricette e le tradizioni si evolvono seguendo le generazioni. 

In tema di tradizione, il 55% della totalità del campione non vuole mettere in discussione le ricette ereditate dalla nonna e il 40% cucina secondo le proprie ricette.

Quanto tempo dedichiamo?

Il tempo speso in cucina, è la chiave: per la preparazione dei piatti il 53% della GenZ trascorre dai 15 ai 30 minuti, mentre il 42%, soprattutto dai Millenials ‘in avanti’, si impegna dai 30 minuti a 1 ora. Dalla generazione che ‘ama interpretare’, a quella del “rendiamo tutto più semplice e più sano”, solo un punto d’incontro: i piatti della tradizione, individuati da tutte le generazioni come il buon cibo. Sono identitari, raccontano di noi e dell’evoluzione di un nuovo stile di vita che, semplificando l’elaborato, esprimendo la nostra creatività (e anche un po’ il nostro io), parlano dei valori di oggi.

Cibo e memoria

Ma il cibo vuol dire anche memoria. I Baby Boomers (41%) e la Generazione X (38%) ritrovano l’autenticità nei piatti tradizionali che rappresentano un tuffo nel passato e nei sapori di un tempo, rievocando – per il 32% dei Baby Boomers e per il 36% della Generazione X – ricordi piacevoli dell’infanzia. La voglia di stare in famiglia è invece evocata dalle lasagne (57%), dai dolci fatti in casa (49%) e dalla pasta al forno 48%.

Il desiderio di riformulare alcune preparazioni è ciò che separa davvero le generazioni, dimostrato dall’impulso alla sperimentazione della GenZ che vorrebbe esprimersi per il 24% soprattutto nel minestrone e il desiderio per il 32% dei Baby Boomers di non modificare le ricette tradizionali. Il risotto, punto fermo delle domeniche familiari, è ritenuto per il 28% degli italiani il piatto mutabile per eccellenza, nella top 5 dei piatti da rivisitare perché si presta maggiormente a reinterpretazioni moderne.  


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