TERMOLI (CAMPOBASSO) – Pagamenti ancora in sospeso, sul fronte saccarifero, per quanto riguarda il saldo delle campagne bieticole 2009-2010.
La situazione è preoccupante, gli incontri a livello locale si susseguono e per il 14 aprile è previsto a Roma un incontro presso la sede romana della Regione Molise, in via del Pozzetto. Di fatto i bieticoltori, in un settore già pesantemente colpito dalla crisi e dai tagli europei, stanno coltivando barbabietole con i soldi del 2008. Termoli, uno dei pochi zuccherifici superstiti in Italia dopo le numerose chiusure degli anni scorsi, è diventato il riferimento per il Mezzogiorno. L’amministratore delegato dello stabilimento, Claudio Di Florio, caldeggia una soluzione repentina a questa situazione, pagando ciò che spetta ai coltivatori “ragionando su una prospettiva industriale futura e cercando di trovare un equilibrio, soprattutto perché, in questa zona d’Italia, noi siamo gli unici a fare zucchero e i coltivatori gli unici a produrre barbabietole”.
Di Florio ha chiesto al governo un pre-finanziamento sui nove milioni di euro, i fondi sul trasporto previsti per legge e non ancora erogati. I bieticoltori aspettano altri cinque milioni di euro. I trasferimenti sono stati più volte promessi e garantiti, anche attraverso atti formali del governo italiano, che tuttavia non hanno consentito alla società la bancabilità delle somme. C’è di più: Remo Perna, il socio privato dello Zuccherificio del Molise, che detiene il 37,7% delle quote e che è il socio di maggioranza, non ha ancora versato completamente la sua quota nel capitale sociale dell’azienda (secondo stime pubblicate da organi d’informazione, si tratterebbe di circa due milioni di euro).
Tale situazione sta mettendo in evidenza un atteggiamento diffidente da parte delle banche, che rischia di rallentare ulteriormente la procedura dell’erogazione dei tributi. Ad alimentare la protesta anche i vertici di diverse associazioni di categoria, tra cui Anb (Gennaro Marinelli, Michele De Luca, Emilio Travaglini), Cnb (Giovanni Tamburrano) e Cast. Proprio il Cast, l’associazione che riunisce i bieticoltori del centro sud Italia, in una nota chiede la rapida risoluzione delle problematiche legate al mancato pagamento dei saldi delle campagne bieticole 2009 e 2010 ai produttori che hanno conferito le bietole allo Zuccherificio del Molise. Oltre a ciò, Cast denuncia anche il mancato pagamento del contributo de minimis, da parte della Regione Molise, pari a 163mila euro. L’associazione lamenta il mancato rispetto degli accordi siglati in sede intreprofessionale, che prevedevano il saldo di tutte le competenze di parte industriale al 31 dicembre 2010, pagamento poi rinviato al 31 marzo scorso. Secondo l’associazione dei bieticoltori, tale situazione “sta creando grosse difficoltà alle aziende agricole e rischia di vanificare il proficuo lavoro realizzato tra la società saccarifera e le associazioni bieticole, teso ad assicurare una duratura prospettiva allo Zuccherificio del Molise ed alla coltura stessa”.
Una situazione, insomma, che “può generare sfiducia ed incertezza in un settore di grande importanza sul piano agricolo, economico e sociale”, e che se non troverà una rapida risoluzione spingerà l’associazione “ad ogni ulteriore iniziativa a tutela dei bieticoltori associati”.