ROMA – E’ un vero e proprio braccio di ferro quello in corso nella Regione Lazio per i contributi economici che la Regione Lazio stessa ha stanziato per la malattia contro le “fitopatie”, quella che sta distruggendo le colture di kiwi soprattutto nella zona di Cisterna.

Le polemiche arrivano dalla provincia di Viterbo, che si lamenta per la dimenticanza da parte degli amministratori laziali di un’altra crisi agricola quasi irreversibile, quella della castagna, una vera e propria industria nella Tuscia. Insomma batteriosi contro cinipide, Viterbo contro Latina. In mezzo l’assessore regionale Angela Birindelli.

Al kiwi sono andati cinque milioni di euro di contributi per la guerra contro la batteriosi, la malattia che “asciuga” le piante, mentre la Cinipide viterbese, l’imenottero Dryocosmus kuriphilus, si riproduce indisturbato senza che un fitopatologo faccia alcunché.

Da qui le polemiche. Con un comunicato, il presidente dell’Associazione Castanicoltori Vallecimina, Roberto Colla, ricorda ai vertici regionali “che si tratta di politici che mantengono la parola data per la salvezza del kiwi, però, nei Monti Cimini – che non le sono estranei per provenienza – esiste l’emergenza cinipide. Tutti ormai conoscono i danni ingenti causati dalla assenza di prodotto nell’annata 2010, che si prefigurano già per il raccolto 2011, visto che nei nostri castagneti anche quest’anno è visibile che è il cinipide, invece della castagna, il prodotto principale. Alla luce di questa situazione, – conclude Colla – non si riesce a capire il privilegio del risarcimento dei danni del kiwi rispetto alla castagna. L’assessore Birindelli provveda al riguardo”.