E la gdo traina i consumi, vendendo più della metà del totale. il settore in continua crescita, nel 2021 ha sviluppato ben 8,4 miliardi di euro

Il mercato biologico conosce un momento di pieno sviluppo. In sostanza è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni, con le vendite del bio quasi quadruplicate in super ed ipermercati, arrivando fino a 2,3 miliardi di euro nel 2022 (+263% sul 2013), mentre negli specializzati sono scese a 0,9 miliardi (-15% sul 2013).

Bio, l’imprtanza della catena

A conferma di ciò, un altro dato. Sono in continua crescita i prodotti del biologico a marchio della Gdo (Mdd), passati dai 644 del 2001 ai 6.005 del 2021. Dato che per ogni prodotto bio a marchio della Gdo ne entrano quasi tre con le marche dell’industria (Idm), si stima un totale di oltre 22mila referenze bio, distribuite in più di 24mila punti vendita per le 26 catene censite.

Sul totale del mercato Italia, pari a 8,4 miliardi di euro nel 2022 (+12% sul 2021), l’export è una bella fetta di 3,4 miliardi di euro (+16% sul 2021). Negli ultimi 10 anni, dal 2013 al 2022, l’incremento è stato del 168%. E cresce anche il peso del bio sul totale dell’export agroalimentare italiano, passato dal 4% del 2013 al 6% del 2022.

Nel 2021 sono salite a 15 le catene censite con una o più marche proprie di cosmesi naturale o biologica certificata, per un totale di 665 referenze e una media di 44 referenza a catena. Nella Gdo il numero di referenze è cresciuto o è stato confermato. Solo la catena di drugstore Dm ha ridotto le referenze proposte.

Nel 2021 scende a quota 1.240 il numero di negozi bio, in calo continuo da quattro anni (-13,7% in totale). Drastico calo anche per i negozi collegati a catene specializzate, che scendono a 434, pari al 35% del totale, in calo continuo da tre anni (-30,8% in totale), in gran per il passaggio d’insegna tra Cuorebio e NaturaSì.


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