Compie 18 anni il World Pasta Day, una scommessa vinta su scala globale dalla prima storica edizione di Napoli quando venne fissata la data del 25 ottobre per celebrare, nei quattro angoli del pianeta, l’alimento simbolo della dieta mediterranea: la pasta. Ad ospitare quest’anno l’evento sarà Mosca.

Una scelta non casuale, 9 russi su 10 sono appassionati di spaghetti, sottolinea Aidepi, l’associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane.

E la Russia rappresenta non solo un mercato in crescita ma ha avuto un ruolo attivo e dato un contributo alla storia stessa della pasta. Perché il mito degli spaghetti made in Italy è nato nell’Ottocento anche grazie al pregiato grano russo, che i pastai italiani di Napoli, Gragnano, Torre Annunziata e Imperia si facevano spedire via nave dal Mar Nero. La diffusione della pasta in Russia è sorprendente. IPO – International Pasta Organisation rivela che nel 2015 ne sono state mangiate 1.106.000 tonnellate, per un consumo pro capite di 7,8 kg annui. Secondo uno studio di Romir Monitoring, ormai la consuma il 94% della popolazione, con una forte preferenza (79%) per quella di grano duro.

Una prima occasione per fare cultura di prodotto arriverà il 25 ottobre, quando Ipo e Aidepi, in partnership con l’Italian Trade Agency di Mosca, riuniranno all’ombra del Cremlino oltre 200 tra pastai di tutto il mondo, rappresentanti della filiera, opinion leader scientifici, economici, media e blogger, per celebrare la pasta e i pregi nutrizionali di questo alimento sano e naturale, consumato ormai in tutti i continenti e accessibile a tutte le categorie sociali.