Casi in aumento, e la pandemia non ha certo giovato. Il dato Istat dice molte cose in proposito

Nel 2021 in Italia sono state uccise già 109 donne: quasi tutti casi di femminicidio. Si inverte un trend che vedeva in calo la violenza contro le donne.

La violenza sulle donne è un argomento molto delicato e trend topic di questi ultimi giorni. Il tema è stato ben trattato da parecchi, non ultimo l’associazione dei florovivaisti: “È inutile regalare fiori, se poi non si amano veramente le donne, se non si rispettano”.

L’Italia nell’ultimo biennio è andata peggiorando, riguardo al femminicidio. I dati più recenti, pubblicati in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della la violenza contro le donne, parlano dicono molto.

Su 263 omicidi volontari compiuti in Italia dal 1° gennaio al 21 novembre di questo disgraziato anno, 109 hanno come vittima una donna. E di questi 93, il 90 per cento, sono avvenuti in ambito familiare-affettivo e, in particolare, 63 per mano del partner o dell’ex partner.

Numeri altissimi in assoluto, ma soprattutto in termini relativi: dopo alcuni anni che avevano segnato un trend in diminuzione, i dati del 2021 mostrano un aumento consistente delle vittime di genere femminile (+8 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020, e così anche per i delitti commessi in ambito familiare e/o affettivo che passano da 130 a 136 (+5 per cento).

Poco più di due anni fa entrava in vigore il Codice rosso, che ha introdotto nuove fattispecie di reato e perfezionato meccanismi di tutela delle vittime di violenza di genere ma sono aumentate del 10 per cento le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (da 1.584 a 1.740).

Perfino le denunce per costrizioni o induzioni al matrimonio sono incredibilmente aumentate (+143 per cento, da 7 a 17). Si tratta di un fenomeno che riguarda nell’86 per cento dei casi donne, di cui il 68 per cento di nazionalità straniera.

Emersione, denuncia ed educazione

L’unica speranza è che, grazie a una conoscenza progressivamente migliore delle nuove norme e una maggiore propensione alla denuncia, i dati siano influenzati da una più forte emersione delle violenze e dei reati, e non solo da un effettivo aumento numerico.

Per esempio, secondo l’Istat sono oltre 15mila le donne che nel 2020 hanno iniziato il percorso personalizzato di uscita dalla violenza presso i centri antiviolenza, e per la metà dei casi le violenze erano iniziate prima dell’era pandemica. E nei primi nove mesi del 2021 le richieste di aiuto al numero antiviolenza gratuito 1522 delle vittime tramite chiamata telefonica o via chat sono state 12.305 (15.708 nel 2020 e 8.647 nel 2019): le misure restrittive alla mobilità, adottate per il contenimento della pandemia, hanno amplificato nelle donne la paura per la propria incolumità.


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