Anche nel 2018 l’Italia si è confermata primo produttore mondiale di vino, grazie anche a condizioni meteo favorevoli.
Circa l’export, siamo subito dopo la Francia, quindi secondi al mondo; i numeri sono alti, parliamo di ben 55 milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2018 (con un bel +29% su base annua), di cui quasi 20 milioni indirizzati verso i mercati esteri.
Con un valore record dell’export di 6,2 miliardi, il nostro Paese mantiene il secondo gradino del podio dei maggiori fornitori mondiali, alle spalle della Francia. Un ruolo frutto della crescita robusta delle esportazioni nell’ultimo decennio (+70% l’incremento in valore dal 2008), consolidata anche nell’anno appena trascorso (+3,3% l’export in valore).
Chi va meglio sui mercati? Traino per le esportazioni del settore sono stati i vini Dop con un aumento del 13% in volume e del 12% in valore, a fronte di una battuta d’arresto degli Igp (-23% le quantità e -15% il giro d’affari), e di volumi inferiori per i vini comuni (-22%).
Ma crescono anche i consumi interni, i vini e soprattutto gli spumanti fanno registrare un andamento positivo essendo stati tra i pochi prodotti che hanno mostrato, nel 2018, un deciso segno più negli acquisti delle famiglie: + 5,4% la spesa degli spumanti e+ 4,6% i vini fermi.