Partita Vinexpo 2013, la 17/ma edizione del salone internazionale a cadenza biennale. Un appuntamento fieristico riservato agli operatori del settore vino e alcolici che a Bordeaux, fino al 20 giugno, si confrontano e di fatto danno la fotografia del mercato mondiale del mercato enologico.
Per gli addetti ai lavori, provenienti da circa 150 Paesi, e’ un appuntamento immancabile che in 90mila metri quadri delinea le nuove tendenze del wine business in un vero e proprio giro del mondo a tema Bacco.
Piu’ di 2.400 gli espositori quest’anno, portabandiera di 45 Paesi produttori, e oltre 48.000 i visitatori attesi, con gli asiatici che nelle ultime due edizioni hanno quintuplicato le presenze. La Francia, che gioca in casa, ha il 40% degli espositori e mette in vetrina big di dimensione internazionale come Champagnes Lanson e Castel Frères.
L’Italia incalza, ed e’ il secondo Paese per presenze espositori, inseguita da Germania, Spagna, Argentina, Cile. E poi ci sono le aree di produzione che non ti aspetti, come la Baja California e il Messico che per la prima volta ha un padiglione tutto suo, alimentato a tequila. Durante Vinexpo, le aziende vitivinicole di Aie (Associazione Italiana Export) presentano, in collaborazione con Business Strategies e con Enoteca Italiana, una serie di degustazione in lingua cinese e inglese dal titolo ‘Taste Italy!’ con i grandi rossi di Montalcino e Bolgheri, blasonati Barolo, gli aromatici bianchi del Collio e del Carso, ”chicche” enologiche dalla Sardegna.
Inoltre, al Parco delle Esposizioni della citta’ del Sud-Ovest francese si guardera’ con attenzione a ‘I grandi rossi del Salento‘, con sette star del Negroamaro e del Primitivo, e alle produzione dell’unica regione italiana inserita dalla rivista ‘Wine Enthusiast’ nella top ten mondiale delle mete ideali per l’enoturismo. E nel palcoscenico di livello mondiale anche uno spazio targato Chianti dove il Consorzio Vino presieduto da Giovanni Busi punta ad ”approcciare nuovi e importanti mercati”.
Tra i debuttanti, inoltre, il primo Chianti senza solfiti bio della Fattoria Lovacchio che ha costituito insieme ad un gruppo di sette produttori biologici d’oltralpe l’Unione interprofessionale dell’agrobiologia, un’associazione che segue le nuove regole dell’Unione Europea sui vini biologici certificando tutte le proprie etichette.
Dal Veneto sono 11 i titolari in campo per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che per la prima volta si presentano al Vinexpo per ”far conoscere lo spumante italiano Docg piu’ amato, insieme al finger food del futuro, realizzato con la tecnica della vasocottura”.
Quindi e’ sfida diretta con lo champagne e con la cucina francese. A Bordeaux rivendicano in maniera netta le proprie origini, sotto lo slogan del ‘Born in Sicily’, le 30 aziende dell’eccellenza siciliana presenti con l’Istituto Regionale Vini e Oli (Irvos). Ci sono in fiera i vini di Pantelleria e dell’Etna, il super trendy Nero d’Avola e il Cerasuolo di Vittoria, l’unica Docg di Sicilia.
”A Bordeaux incontri il mondo – conclude Giuseppe Torina, responsabili delle fiere internazionali dell’Irvos – e in questa fiera in constante crescita ma ancora molto selettiva la Sicilia ha saputo costruire un rapporto importante con il sistema e la filosofia di Bordeaux”.