Sapori di un weekend di inizio estate, all’insegna dei luoghi e dei piatti tipici della tradizione emiliana, ma soprattutto dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Sono questi gli ingredienti del fine settimana proposto dalla Consorteria del Balsamico Tradizionale che culmina domenica 28 giugno con il 49° Palio di San Giovanni.

l Palio è la competizione riservata agli aceti balsamici “tradizionali” ed extravecchi Dop prodotti nell’area degli antichi domini estensi, che si ripete ormai da mezzo secolo. In occasione del Palio oltre mille campioni di “Balsamico” vengono esaminati per arrivare a premiare i primi 12 classificati, con un prestigioso riconoscimento.

Assistere alla premiazione del Palio è anche un’occasione per visitare la tradizionale Fiera di San Giovanni, dal 24 al 28 giugno, e il Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto. Oltre a celebrare il patrono del paese la manifestazione presenta i prodotti tipici dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria locale. In programma anche spettacoli, gare sportive, mostre, laboratori per bambini, ristoranti per assaggiare la cucina tipica e lo storico mercatino di via Obici.

Arrivando a Modena la mattina di sabato 27 giugno si può trascorrere la giornata in visita alla città, con tappa “obbligata” all’Acetaia comunale nel sottotetto del Palazzo del Comune e una sosta per il pranzo rigorosamente in Osteria: allo Stallo del Pomodoro o da Ermes si mangia modenese doc. Per chi, poi, vuole provare l’alta cucina a cena può fermarsi all’Osteria Francescana, tre stelle Michelin, il ristorante di Massimo Bottura, tra gli chef più bravi al mondo.

Domenica 28 giugno la giornata può cominciare all’insegna della tradizione con una colazione alla Pasticceria Gollini in centro storico a Vignola, l’unica dove si può assaporare l’originale Torta Barozzi, simbolo della città: la ricetta di questa torta venne inventata alla fine dell’Ottocento da Eugenio Gollini, bisnonno delle attuali titolari della pasticceria, ed è rimasta la stessa da allora.

Per allontanarsi dal caldo della pianura ma non dai sapori tradizionali, la domenica può proseguire in quota: ad esempio al caseificio Rosola di Zocca, a 760 metri di altezza, il paese di Vasco Rossi, dove si può assaggiare – e acquistare – il Parmigiano Reggiano di Bianca Modenese e successivamente pranzare all’Osteria del Sole, sempre a Zocca.

A Spilamberto si può infine visitare il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale, nella settecentesca Villa Fabriani nel centro del paese, dove si entra in una dimensione temporale speciale, scandita dal trascorrere delle stagioni e legata all’invecchiamento dell’aceto secondo una sapienza plurisecolare. Antiche atmosfere sono ricreate da un allestimento d’impronta scenografica che ricostruisce le diverse fasi di produzione del Balsamico, a partire dal vigneto fino all’acetaia, quest’ultima ambientata nei solai della Villa che in passato ospitavano l’acetaia della famiglia Fabriani. Di straordinario interesse è una batteria di botti risalenti ai primi anni del secolo XIX. Un’apposita sala – dell’Assaggio – è riservata al personale coinvolgimento del visitatore, a cui viene offerta la possibilità di valutare le componenti olfattive, visive e gustative del Balsamico (www.museodelbalsamicotradizionale.org).