Dal campo alla tavola, nel 2012 hanno toccato quota 800mila i controlli sanitari sulla filiera agroalimentare e le imprese di somministrazione come bar e ristoranti, con 9,49% di irregolarità.

Dal campo alla tavola, nel 2012 hanno toccato quota 800mila i controlli sanitari sulla filiera agroalimentare e le imprese di somministrazione come bar e ristoranti, con 9,49% di irregolarità.

Sono i dati del Piano nazionale integrato dei controlli 2012 presentato al ministero della salute dal direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute Silvio Borrello, insieme a Romano Marabelli, capo dipartimento della Sanità pubblica veterinaria della Sicurezza alimentare, e il comandante dei Nas Cosimo Piccinno che, di fronte a 4571 specialità regionali, 154.323 imprese del settore vini e 48.831 aziende biologiche, ha detto ''siamo i migliori al mondo per la sicurezza alimentare''.

''In linea di massima – ha detto Borrello – sono dati stabili rispetto all'anno precedente, con un importante calo della presenza dei fitofarmaci. Significativo inoltre l'ulteriore abbassamento dei residui che quando ci sono sono soprattutto contaminanti e non antibiotici oppure ormoni. Siamo quindi soddisfatti di come stanno andando i controlli, una rete complessa che copre tutte le fasi di lavorazione del Made in Italy, ma anche di come stanno rispondendo le imprese in termini di qualità e sicurezza alimentare da garantire ai consumatori. E più aumentano i controlli – l'Italia ne fa circa il doppio di quanto richiesto dall'Unione Europea – più diminuiscono le irregolarità riscontrate''.

Anche nel 2012 peraltro l'Italia è stato il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate attraverso il sistema Rasff, con 517 notifiche, corrispondenti al 15%. E nel primo semestre 2013 l'Italia è il Paese che ha trasmesse il maggior numero di allerta, pari a 270. La Cina è risultata essere il Paese con il maggior numero di notifiche, 545 segnalazioni.


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