E’ stato raggiunto l’accordo sul prezzo del latte tra Galbani e la controparte agricola composta dalle organizzazioni di rappresentanza dei produttori. Il nuovo prezzo, stabilito a 44,5 centesimi al litro, sarà in vigore dal primo febbraio al prossimo 30 giugno.

‘Siamo riusciti a portare il prezzo del latte destinato alla produzione dei formaggi freschi vicino o pari al prezzo del latte da qualche industriale che produce grana padano”, commenta un sindacalista presente alla trattativa. ”Mi auguro – ha poi aggiunto – che certi contratti fatti prematuramente vengano rivisti alla luce del tipo di lavorazione del latte. Non è giusto che l’industria paghi un prezzo così basso il latte destinato alla produzione del grana padano: ci vuole un giusto delta nel pagamento della materia prima tra le varie destinazioni produttive. Il prezzo concordato oggi rispetta gli indicatori di mercato e, in un momento di grave difficoltà del settore, consente la sopravvivenza delle aziende a vocazione zootecnica. Siamo consapevoli del fatto che gli allevatori meritano una maggiore remunerazione, visto l’impegno e la difficoltà a produrre latte”.

Lo stesso esponente sindacale dice poi che ”nell’arco degli ultimi cinque anni si è riusciti, grazie a una interlocuzione costruttiva con una realtà importante come Lactalis, a portare il prezzo del latte dai 30 centesimi ai 44,5 centesimi attuale”.