La Regione Lombardia ha approvato il piano triennale di sostegno al settore apistico, avanzando al Ministero delle Politiche agricole una richiesta finanziaria di 2.730.000 euro, ovvero 910.000 euro l’anno a partire dalla campagna produttiva 2013/2014, per migliorare sempre di più la qualità del miele lombardo e la sua commercializzazione.
“In attesa degli stanziamenti reali – spiega l’assessore all’Agricoltura – abbiamo stimato per il settore apistico lombardo un fabbisogno di 2,7 milioni, da qui alla campagna 2015/2016. Questi fondi potranno finanziare una serie di azioni mirate quali il contenimento delle avversità sanitarie come la Varroa, l’assistenza tecnica agli apicoltori, l’acquisto di macchine e attrezzature per esercitare il nomadismo e la salvaguardia del patrimonio apistico, la cui importanza va ben oltre il suo valore economico, perché contribuisce a mantenere la biodiversità vegetale”.
In numeri il settore apistico lombardo conta circa 140.000 alveari, dai quali si producono ogni anno 17.000 quintali di miele, per un valore della produzione, ai prezzi base, stimata attorno ai 5,7 milioni di euro.
Stando alle denunce degli alveari ai servizi veterinari regionali relativi al 2012, in Lombardia operano circa 3.300 apicoltori, di cui 2700 operatori che aderiscono alle due associazioni apistiche regionali. “Un dato questo – conclude l’assessore – che è molto significativo, perché conferma come questo settore, storicamente caratterizzato da una grande frammentazione, abbia intrapreso un percorso di aggregazione“.