Avvio della campagna con qualche incertezza, a causa delle condizioni climatiche – piogge alluvionali, venti persistenti e sostanziale siccità – e dalle importazioni da Spagna, Turchia e Tunisia, ma il Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa IGP che può essere soddisfatto di quella appena conclusa, destinata a rimanere nella storia.

Era dal 1963 che non si registravano numeri cosi importanti per il comparto, con incrementi significativi e paralleli anche per il prodotto con certificazione IGP. Dal 2011, anno del riconoscimento comunitario, il limone col bollino non fa che migliorare la propria performance sui mercati: 1.600 tonnellate di IGP nel 2012 e 2013, più di 2.000 nel 2014, salite a quota 3.600 nel 2015 e già oltre 5.400 nel primo semestre del 2016.

L’elenco dei produttori iscritti al sistema dei controlli ha superato le duecento unità e sono in forte aumento anche le superfici destinate a nuovi giardini di limoni, in controtendenza sempre più marcata con il resto del comparto agrumicolo. Un fenomeno che consacra Siracusa come capitale sempre più incontrastata del limone di alta qualità in Europa, e i cui effetti sui mercati saranno visibili fra non meno di sei-otto anni.