EconomiaCircolare.com lancia la campagna social “E-commerce dell’assurdo”

La testata EconomiaCircolare.com accende i riflettori sui danni dell’iperconsumismo, andando ad analizzare l’e-commerce dell’assurdo, l’acquisto compulsivo online di oggetti che poi si rivelano essere del tutto inutili. Il nostro sistema produttivo trasforma il marketing in un bisogno artificiale, tramite il pulsante “Acquista ora” posto spesso a fianco a oggetti assurdamente reali.

Inserisci nel carrello, basta un click

Il gesto è semplice, ma quanto quello che acquistiamo è davvero necessario? EconomiaCircolare.com lancia la campagna “E-commerce dell’assurdo” per accendere i riflettori sui danni dell’iperconsumismo, un fenomeno che non solo supera i limiti planetari della sostenibilità, ma anche la soglia dell’utile. Ci si concentra sulla produzione e sull’acquisto di oggetti superflui, nati da bisogni artificiali, che riempiono le nostre tasche, case e immaginari, per poi diventare rifiuti nel breve tempo che intercorre tra l’euforia dell’usa e la delusione del getta. Con ironia e provocazione, la campagna, realizzata in collaborazione con Junker, E-cology e Reware, vuole evidenziare le contraddizioni di un sistema che ci vende il superfluo come indispensabile, che ci fa percepire come “comodità” oggetti che non aggiungono benefici effettivi alla nostra quotidianità mentre causano danni ingenti agli ecosistemi. E che causa tonnellate di rifiuti difficili da smaltire.

L’e-commerce per il superfluo

Il macinaspezie elettrico, ad esempio, per evitare la fatica di girare una manovella, il porta-banana per proteggere un frutto già confezionato dalla natura, fino allo schiaccia-brufoli antistress o alla tazza auto-riscaldante. Un catalogo di oggetti improbabili venduti in grandi quantità a prezzi stracciati, ignorando gli alti costi ambientali e sociali che la loro produzione e la loro vendita comportano: è l’e-commerce dell’assurdo il protagonista e il fil rouge della campagna social che, riproducendo un finto sito di e-commerce con oggetti improbabili ma effettivamente acquistabili in marketplace reali, apre uno squarcio su un sistema produttivo che trasforma il marketing in un bisogno artificiale tramite il pulsante “Acquista ora”, che promette gratificazione immediata.

La campagna, inaugurata oggi da EconomiaCircolare.com, invita chiunque a partecipare alla “galleria degli orrori” segnalando un oggetto da aggiungere al carrello dell’e-commerce dell’assurdo, inviando foto o link sulla chat privata di Instagram!

Prendendo le mosse dagli oggetti, così vicini da sembrare innocui, la campagna allarga lo sguardo e considera anche alcuni dei più grandi paradossi della società dei consumi: lo spreco produttivo, il fenomeno dell’usa e getta, l’obsolescenza programmata e quella psicologica. Anche questi, insieme agli oggetti, ci circondano, ma sono molto meno visibili. 

Dal clic al rifiuto: compriamo davvero ciò che ci serve?

Con ‘l’e-commerce dell’assurdo’ e lo Speciale dedicato all’iperconsumismo vogliamo riflettere insieme alle persone che ci seguono non soltanto sulle conseguenze delle nostre abitudini di acquisto, ma anche e soprattutto su un sistema produttivo che ci sovraccarica di cose di cui non abbiamo necessità presentandole come irrinunciabili. Tutto ciò, scaricando sulla collettività gli impatti ambientali e sociali di quei prodotti. A tutti noi è capitato di cadere in questa trappola, ma il nostro auspicio è di contribuire a invertire la rotta analizzando e raccontando con ironia questo fenomeno”.