TORVAJANICA (ROMA) – La Lav, la Lega antivivisezione, in prima fila per la difesa degli animali e dell’ambiente, si schiera nuovamente in difesa dei delfini e degli altri animali ospiti di “Zoomarine”, il “parco di divertimenti” alle porte di Roma: i suoni e i rumori inevitabilmente generati dai nuovi spettacoli in programma in questi giorni (concerti, spettacoli serali e addirittura la possibilità di nuotare con alcuni delfini, ma vietata da un decreto) possono spaventare o comunque compromettere la salute e il benessere degli animali che si trovano all’interno della struttura.

E così l’ufficio legale della Lav ha diffidato “Zoomarine” dall’effettuare qualsiasi attività che possa danneggiare o turbare questi animali, chiedendo l’intervento del ministro dell’Ambiente Prestigiacomo e del Corpo forestale dello Stato. Inoltre, al ministero dell’Ambiente la Lav chiede maggiore vigilanza in merito alla concessione delle licenze ai sensi del decreto legislativo 73/2005 che disciplina i giardini zoologici, per evitare che strutture assolutamente inidonee possano ottenere riconoscimenti da parte dello Stato e continuare impunemente a perseguire attività a scopo di lucro, attività di spettacolo, attraverso l’uso degli animali che “detengono”.

“Zoomarine”, che ha da poco ottenuto la licenza a giardino zoologico, organizza anche maxi-concerti in prossimità dell’acquario, cosa che non va giù all’associazione. Inoltre promuove l’iniziativa “Emozione delfini” con la possibilità di nuotare insieme a questi animali. Ma la Lav ritiene che i delfini debbano essere protetti dai rumori eccessivi, come quelli di un concerto, perché possono danneggiare la loro salute. “I delfini sono animali molto sensibili, anche ai rumori o comunque agli stimoli esterni: la musica e il volume di un concerto, nonché l’afflusso di un gran numero di persone possono spaventarli, infastidirli e mettere a rischio il loro benessere, già limitato dalla forzata cattività nelle vasche dello zoo d’acqua – dichiara Nadia Masutti, responsabile Lav zoo, circhi ed esotici. “Invitiamo gli artisti che dovrebbero prendere parte al concerto del 16 aprile – Vecchioni, Barbarossa, Emma, Nek, Britti, Zarrillo, Tatangelo, Dolcenera, Noemi e altri ancora – a non esibirsi mai per strutture che imprigionano animali”. La polemica non è nuova, coinvolgendo già da diversi anni i circhi, che comunque godono di una lunga tradizione.

Mentre strutture come “Zoomarine” rischiano di inoltrare messaggi sbagliati circa il ruolo degli animali in natura. Se da una parte, insomma, si lavora per portare i bambini a conoscere l’habitat agricolo, animali domestici compresi, dall’altra certe esibizioni riportano all’immancabile mondo dello spettacolo anche mammiferi come i delfini, sul modello americano. “Riteniamo incompatibile fare spettacoli ed essere un parco di divertimenti, come nel caso di Zoomarine, e allo stesso tempo avere la licenza di giardino zoologico, riconoscimento che presuppone un impegno concreto in tema di conservazione della biodiversità, di protezione della fauna selvatica e di salvaguardia della diversità biologica, così come previsto dal decreto che recepisce la direttiva europea 1999/22 – sottolinea Nadia Masutti. La Lav ha inoltre chiesto il sanzionamento di “Zoomarine” e Atac, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, per la pubblicità della struttura sugli autobus e sui biglietti: ciò, infatti, viola il regolamento comunale per la tutela degli animali che vieta l’uso di mezzi comunali per zoo e strutture simili. Il sindaco Alemanno e il comandante della Polizia municipale dovranno far rimuovere subito i messaggi di “Zoomarine”, sostiene l’associazione, o metteranno a rischio il normale funzionamento delle linee di trasporto pubblico urbano.