Di seguito alcune considerazioni sul prezzo del grano duro: nel 2012 le quotazioni si sono mantenute da un minimo di 241 euro/t. ad un massimo di 292 euro/t. Un andamento in lieve discesa dalla 1°alla 25° settimana (quando si registra il minimo di 241 euro/t.), per poi avere un incremento fino alla 35°ed un andamento di calma fino alla fine dell’anno.

Considerazioni sul prezzo del mais: Il mais ha registrato delle turbative di mercato come si può vedere dall’andamento dei prezzi. Minimo annuale 190 euro/t (25°settimana) massimo annuale 283 euro/t (36°settimana). Alla calma del primo semestre, con un prezzo stabilizzato intorno a 200 euro/t., segue un’impennata dei prezzi che raggiunge nell’arco di qualche mese la quota di 283 euro/t, per poi subire una discesa, che stabilizza il prezzo del mais (dopo la 39°settimana) intorno a 250 euro/t.

La curva annuale dell’orzo è simile a quella del grano duro, portata a livello inferiore tra la fascia di prezzo di 200 – 250 euro/t.Il livello di prezzo minimo è di 189 euro/t. (25° settimana), il massimo 247 euro/t. (fine dell’anno).Nel secondo semestre il prezzo ha subito un andamento crescente da 190 a 250 euro/t.

Considerazioni sul mercato dei cereali nel mese di gennaio 2013. Il mercato nazionale risente di un leggero calo del tenero panificabile che a fine dello scorso anno si assestava intorno ad un prezzo superiore a 270 euro/t., sceso nelle prime settimane del 2013 a 265 euro/t. Il mercato del grano duro registra una calma quasi piatta, in tendenza con la fine dello scorso anno. Il mais da segnali di ribasso rispetto allo scorso anno, registrando prezzi inferiori a 250 euro/t.

L’orzo ha registrato nelle prime settimane del 2013 una tendenza al lieve ribasso, comunque il prezzo è superiore a 250 euro/t, ed il prodotto era partito con un prezzo relativamente alto, registrato nella prima settimana del 2013.