Le Regioni europee aderenti alla rete Eriaff per l’innovazione e la ricerca in agricoltura, alimentazione e foreste, ”ribadiscono il loro ruolo centrale nel contribuire all’elaborazione delle politiche europee sull’innovazione, ed in particolare in materia di cooperazione, come prevede il regolamento dello sviluppo rurale”.
Si legge in una dichiarazione congiunta di 26 Regioni, di otto Stati membri, che rappresentano la rete.

Per l’Italia Veneto, Emilia Romagna, Toscana che è capofila, Marche, Umbria e Puglia. Gli altri Paesi interessati sono Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Olanda, Finlandia e Croazia. Le stesse Regioni si sono anche candidate ”a sostenere modalità operative tali da favorire l’integrazione tra le diverse politiche europee, in particolare per assicurare sinergie tra l’innovazione e la ricerca in agricoltura.

Su questo fronte “si impegnano a sviluppare un programma di attività congiunto per sostenere e massimizzare le singole strategie regionali”. Le tematiche che possono essere oggetto di questa cooperazione interregionale – ha spiegato l’assessore all’agricoltura e foreste della Toscana Gianni Salvadori – riguardano in primo luogo “gli effetti del cambiamento climatico sul territorio ma anche sulla produzione e sui beni agricoli. Il problema interessa tutti: dal Nord al Sud dell’Europa, dalla Finlandia all’Italia”.

Altra problematica emersa, quella relativa “alla gestione dell’acqua che – dice Salvadori – deve portare ad una diminuzione dell’uso irriguo ed una qualità dell’acqua mirata alle nostre produzione. In Toscana vuol dire dare continuità alla scelta di fare una rete di laghetti nelle zone collinari”.

Altra scelta importante per le Regioni Eriaff è il rapporto tra cibo e salute, ma anche ricerca sui nuovi alimenti. “In Toscana – ricorda l’assessore – c’è un centro agroalimentare che nella ricerca inserisce anche i cuochi perchè questi prodotti vanno cucinati e resi gradevoli al palato dei consumatori. Insomma si tratta di avviare un nuovo percorso”.