Nel corso di una conferenza stampa il presidente del gruppo di lavoro “Latte e prodotti lattiero- caseari” del Copa-Cogeca, Mansel Raymond, ha sottolineato che “i produttori lattiero-caseari europei hanno bisogno che i Ministri dell’agricoltura dell’UE diano un segnale chiaro per gli sviluppi a breve e lungo termine nel settore lattiero-caseario.
La domanda di prodotti lattiero- caseari è ben presente a livello mondiale. Negli ultimi due anni, una forte domanda mondiale di prodotti lattiero-caseari ha impresso una spinta determinante al settore. Una tendenza positiva che dovrebbe confermarsi nel medio termine, poiché le previsioni annunciano un incremento del 2,3% all’anno fino al 2020. I produttori di tutto il mondo rispondono ai positivi segnali di mercato. Nel 2013, le esportazioni di prodotti lattiero-caseari dell’UE hanno raggiunto 2,7 milioni di tonnellate e un valore di circa 10 miliardi di euro. La Russia, la Cina e gli Stati Uniti hanno rappresentato delle destinazioni attraenti per i nostri prodotti, con un marcato aumento della domanda in Cina“.
Ha poi aggiunto: “Sempre più paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo, guarderanno all’Europa. I produttori debbono essere nelle condizioni di approfittare di queste crescenti opportunità di mercato. Tuttavia, nel settore si registra un vero problema di ripresa del flusso di cassa, che ha avuto ripercussioni sul reddito dei produttori di latte. Al fine di trarre vantaggio dalle opportunità di mercato, dobbiamo allentare la pressione sui produttori. Dobbiamo assicurare che i fondi del superprelievo restino nel settore e che vengano prese delle misure per alleggerire il carico che grava sui produttori di latte, i quali stanno disperatamente cercando di ricostituire i loro flussi di cassa”.
Il Segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: “Anche la maggiore volatilità dei prezzi preoccupa molto i produttori di latte e le cooperative lattiero-casearie europei, dato che essa impedisce loro di effettuare investimenti e di rispondere alle aspettative della società. Ciò ha gravi conseguenze sui 750.000 produttori specializzati nel settore del latte in tutta l’UE, dai sistemi più produttivi alle zone di montagna, per i quali la produzione di latte costituisce l’unica fonte di reddito. È fondamentale mantenere gli strumenti attualmente esistenti per affrontare la maggiore volatilità di mercato, come ad esempio l’intervento pubblico. Sul lungo termine, dovremo discutere più approfonditamente di come far fronte alla maggiore volatilità dei prezzi in maniera più orientata al mercato e complementare rispetto alle disposizioni del pacchetto Latte.
Pekka Pesonen ha altresì accolto positivamente la relazione che la Commissione ha oggi presentato sulla situazione del mercato del latte e sull’implementazione del pacchetto Latte, relazione che mira a consolidare i rapporti contrattuali tra gli agricoltori e i trasformatori e a migliorare la posizione degli agricoltori, consentendo loro di ottenere un prezzo migliore per il loro latte. “Il pacchetto Latte è un passo in avanti positivo compiuto nel 2012 per migliorare l’organizzazione del settore e la posizione dei produttori di latte sul mercato in un quadro maggiormente armonizzato. È ancora troppo presto per valutarne tutti i benefici” – ha concluso Pekka Pesonen.