Smartphone e tablet sempre più strumenti di spesa smart del vino, comparto dove il “mobile” cresce d’importanza per gli acquisti on line.
Nel 2014, secondo dati presentati a Wine2wine, il 36% degli acquisti di vino su vente-privee.com – sito che dichiara di vendere oltre 600 bottiglie di vino in un’ora per un totale di 3,3 milioni di bottiglie di vino vendute nel 2013 – sono stati effettuati tramite “mobile”.

In Italia, precisa il sito specializzato in vendita di vino online, le donne che fanno acquisti di vino e champagne sono il 39%, contro il 61% degli uomini. Tra i vini preferiti dai soci, le donne dimostrano di apprezzare il vino bianco e quello rosé (31% donne vs 29% uomini e 14% donne vs 12% uomini), mentre gli uomini il rosso (59% uomini vs 55% donne). E i clienti che acquistano vino e champagne tramite smartphone e tablet spendono anche di più: se il carrello medio dei web shopper è di 85 euro, quello degli m-shopper è di 97 euro, superiore dunque di 12 euro.

Una tendenza confermata anche dai dati generali del sito per cui il “mobile” genera il 44% del traffico e del fatturato. Ad oggi sono più di 300 le aziende produttrici di vino che hanno scelto di collaborare con Vente-privée a livello globale. Un settore che in pochi anni ha realizzato numeri importanti: nel 2013 il fatturato derivante dal settore vino è stato di 36 milioni di euro (+20% vs 2012) per un totale di 3,3 milioni di bottiglie vendute.

Vente-Privée ha lanciato la divisione vino nel 2006 in Francia e nel 2012 in Italia, dove sono presenti griffe come Masi o Feudi di San Gregorio. Un’esperienza importante, al di là dei numeri, perché, come ha sottolineato il country manager per l’Italia Andreas Schmeidler, grazie alla visibilità che il portale da’ ai marchi, “ogni realtà riesce a guadagnare, in media, 4 punti di brand awareness. E il cliente italiano sta diventando sempre più esperto: si informa su internet, compara i prezzi, condivide e commenta sui social media, e poi fa acquisti nei canali tradizionali così come on line”.

“Sul mobile e-commerce – ha concluso Timothy O’Connell, responsabile di Vinitaly Wine Club – le aziende dovranno investire in maniera seria, visto che già oggi il 40% degli acquisti online avviene da dispositivi mobili”.