Secondo alcuni dati statistici internazionali, relativi al quarto trimestre 2013, si evidenzia che l’export tedesco nell’Unione Europea segna un +3,3%, mentre cala verso Italia: -1,2% I dati provengono dall'Ufficio federale di Statistica Destatis: nel quarto trimestre del 2013 l'export tedesco e' aumentato dell'1,9% a 275,9 miliardi di euro, rispetto al periodo analogo dell'anno precedente.

Secondo alcuni dati statistici internazionali, relativi al quarto trimestre 2013, si evidenzia che l’export tedesco nell’Unione Europea segna un +3,3%, mentre cala verso Italia: -1,2% I dati provengono dall'Ufficio federale di Statistica Destatis: nel quarto trimestre del 2013 l'export tedesco e' aumentato dell'1,9% a 275,9 miliardi di euro, rispetto al periodo analogo dell'anno precedente.

Quindi se si registra un aumento dell'export verso Francia (+1,3%) e Gran Bretagna (+8,8%) c'e' stato invece un calo verso l'Italia dell' 1,2% a 13,1 miliardi. E' in calo il surplus commerciale tedesco nei confronti dei partner dell'eurozona, nel 2013: l'export nei paesi dell'eurozona l'anno scorso e' calato dell'1,0 mentre l'import e' aumentato dell'1,6%. Il surplus si e' cosi' contratto dai 67,8 miliardi di euro dell'anno precedente ai 58,6 miliardi del 2013. In un rapporto pubblicato dalla Commissione europea si critica la Germania per il surplus commerciale e la scarsità della domanda interna.

Gli analisti dell'Ufficio federale Destatis sottolineano pero' che i numeri del 2013 confermano un trend gia' avviato da anni: il surplus tedesco nel 2011 era di 82,2 miliardi, nel 2010 di 88. Infine, al vertice della classifica regionale per l'aumento di esportazioni di prodotti realizzati dalle piccole imprese si colloca l'Umbria con una crescita del 13,6% a settembre 2013, rispetto ai primi nove mesi del 2012.

Secondo posto per la Toscana, che registra un incremento dell'8,6%, e terza posizione per la provincia autonoma di Bolzano che fa segnare un +8,2%. Al quarto posto l'Emilia-Romagna a +5,7% e' seguita da Puglia (+5,3%), Campania (+4,7%), Friuli-Venezia Giulia (+4,1%), Veneto (+3,8%), Marche (+3,2%) e Lombardia (+3%).


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