“Stiamo lavorando a sviluppare l’attivita’ sul programma ‘Garanzia giovani‘”. Secondo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, le buone notizie per le prospettive economiche del Paese provengono anche da questa iniziativa, in quanto “le imprese italiane sempre di più si stanno rivolgendo al progetto”.
Aumentano infatti le adesioni dei giovani alla ricerca di opportunità di lavoro. Il finanziamento di 1,5 miliardi dà la possibilità concreta ai giovani interessati, fino al 31 dicembre 2015, di poter aderire all’iniziativa attraverso il sito web nazionale www.garanziagiovani.gov.it o i siti attivati dalle Regioni, comunque collegati in rete fra loro. Il progetto infatti vede la sinergia di Governo e Regioni. In base al profilo e alle disponibilità territoriali, i giovani stipuleranno con gli operatori competenti un “Patto di servizio” e, entro i quattro mesi successivi, potranno ricevere una o più opportunità tra: Inserimento al lavoro; Apprendistato; Tirocinio; Istruzione e Formazione; Autoimprenditorialità; Servizio civile.
I giovani hanno anche la possibilità di poter indicare la Regione in cui vogliono lavorare. Dagli ultimi dati si evince che la residenza dei giovani aderenti all’iniziativa è per la maggior parte della Campania con 18.218 unità, pari al 19% del totale, e di giovani residenti in Sicilia con il 16% (15.816 unità) e nel Lazio con l’8% (7.950 unità). La destinazione delle risorse tra le diverse misure del Programma è stabilita dalle singole Regioni, che definiscono anche le modalità organizzative e di attuazione degli interventi sul proprio territorio.
Al fine giugno si sono registrati a Garanzia Giovani 98.186 giovani: 60.667 lo hanno fatto attraverso il sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it e 37.519 attraverso i portali regionali. I portali non attivi appartengono alle Regioni che hanno scelto di utilizzare il portale nazionale in sussidiarietà. Se circa il 40% delle adesioni provengono da Campania, Sicilia e Lazio, il 53% delle registrazioni inoltre riguarda uomini mentre le donne rappresentano il 47% del totale. In termini di età il 49% delle adesioni ha interessato i giovani tra i 19 e i 24 anni, mentre il 46% sono arrivate da giovani dai 25 ai 29 anni. Solo il 5% dai giovani dai 15 ai 18 anni.
La maggior parte sono diplomati, pari al 55% delle richieste mentre i laureati sono il 20% finora. Circa il 25% invece risulta avere un titolo di studio di terza media o inferiore. La Regione che ha ricevuto il maggior numero di adesioni da giovani residenti in altre regioni è la Lombardia con 5.295 adesioni “esterne”. Per quanto riguarda l’età dei giovani, il 49% delle registrazioni, pari a 48.470 (27.455 uomini e 21.015 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni, mentre sono state 45.143, pari al 46%, quelle che hanno interessato giovani dai 25 ai 29 anni (21.778 uomini e 23.365 donne) e 4.573, pari al 5%, i giovani dai 15 ai 18 anni (2.846 uomini e 1.727 donne).
Il titolo di studio dei i giovani registrati è così finora ripartito: il 20% ha conseguito una laurea, il 55% risulta essere diplomato, infine il rimanente 25% risulta avere un titolo di studio di terza media o inferiore. Sia la maggior parte dei laureati che la maggior parte dei diplomati provengono dalla regione Campania. Sono quindi 100 mila i giovani che aderendo all’iniziativa hanno dunque scelto di non avere un “atteggiamento passivo“. Il ministro Poletti quindi ribadisce che “un altro dato importante è la dichiarazione di interesse e disponibilità da parte delle aziende. Siamo partiti piano. Non era mai stato fatto prima. La prima settimana abbiamo avuto 500 opportunita’ di proposte, la seconda tre mila. E’ un bel segno: 3.500 giovani potranno avere un’opportunita’”. Il Governo, annuncia Poletti, lavora “intensamente con l’obiettivo preciso di ottenere a livello europeo la stabilizzazione nel tempo del progetto ‘Garanzia giovani”‘, ora previsto per due anni, 2014 e 2015. “E’ uno degli obiettivi della presidenza italiana sul versante del lavoro”.