Partita la nuova edizione del progetto di educazione nutrizionale “Frutta Secca è Benessere“, nato per diffondere la conoscenza delle proprietà benefiche della frutta secca e suggerirne il consumo quotidiano, si concentra infatti sulla costruzione di messaggi “personalizzati” per specifici target di riferimento.

Una campagna multisoggetto, declinata su diversi strumenti  in cui il visual vede protagonista uno specifico frutto, accompagnato da una grafica pulita che trasmette i messaggi chiave: per quale target è particolarmente indicato, qual è il beneficio principale, qual è il momento di consumo ideale e qual è la quantità consigliata da assumere espressa, per chiarezza, non solamente in grammi ma anche in unità.

A supportare la campagna, inoltre, la tradizionale attività di Health Marketing con un ricco programma di giornate con un team di nutrizionisti a disposizione dei clienti dei Super e Iper coinvolti, al fine di fornire consigli personalizzati e di suggerire i frutti più adatti anche in relazione alle diverse patologie o stili di vita. I medici aderenti veicoleranno i messaggi anche presso i propri studi (1.000 ambulatori coinvolti per 50 mila persone raggiunte), con l’ausilio di materiale informativo dedicato, tra cui il nuovo Calendario Nucis che ogni mese vede protagonista un frutto diverso raccontandone tutte le caratteristiche.

“La nostra campagna – ha dichiarato Riccardo Calcagni, presidente di Nucis Italia – punta a promuovere una vera e propria cultura del consumo di frutta secca ed essiccata. Ora che sono stati sfatati i falsi miti legati a questi alimenti e che i consumatori hanno capito che fanno bene, bisogna puntare alla promozione di un consumo quotidiano, seppur moderato, che vada al di là della stagionalizzazione legata, in particolare, alle feste natalizie. Ci rivolgiamo soprattutto a neomamme, anziani e sportivi, che rappresentano i target più attenti a seguire uno stile di vita sano e a preferire una dieta alimentare bilanciata e salutare per se stessi e per la propria famiglia”.

Lo scenario, del resto, è propizio: dal 2010 al 2013 il mercato ha registrato un incremento del 17% a valore e del 4,4% a volume e, in particolare, la grande distribuzione ha assistito ad un vero e proprio boom, passando dalle 42mila tonnellate acquistate nel 2007 alle oltre 48mila del 2013. Analizzando nello specifico il mercato, inoltre, emerge che sono le noci a farla da padrone (20% del totale volume di frutta secca consumata), seguite dalle arachidi (19,6%), dalle prugne (12,5%), datteri e fichi (9,6%) e mandorle (6,9%): cinque referenze che da sole rappresentano ben il 68% del totale.

Ed è ancora a fine pasto che gli italiani prediligono consumare la frutta secca (86,5% per la frutta dura, 75,5% per quella morbida), anche se ben il 30% della popolazione la sceglie per spuntini e snack e un interessante 20% come ingrediente per ricette (percentuale che scende all’8,2% per quella morbida). Ancora scarso, invece, il consumo nella colazione (5% per quella secca, 10,7% per quella morbida) o prima e dopo attività fisica (1,8% per quella secca, 0,5% per quella morbida)*, momenti in realtà molto importanti su cui si punta fortemente nella nuova campagna.