Si apre così la dichiarazione d’intenti firmata da 31 Capi di Stato e di Governo durante il Climate Action Summit delle Nazioni Unite, che si è tenuto a New York lo scorso 23 settembre.

«Il cambiamento climatico è la sfida chiave del nostro tempo. La nostra generazione è la prima a sperimentare il rapido aumento delle temperature in tutto il mondo e  probabilmente l’ultima ad avere l’opportunità di combattere efficacemente l’imminente crisi climatica globale». Si apre così la dichiarazione d’intenti firmata da 31 Capi di Stato e di Governo durante il Climate Action Summit delle Nazioni Unite, che si è tenuto a New York lo scorso 23 settembre. In queste settimane di scioperi e proteste che hanno riacceso il dibattito sul clima, il Comune di Forte dei Marmi, da tempo impegnato nelle politiche ambientali, tanto da annoverare la registrazione EMAS, l’adesione alla Norma UNI EN ISO 14001 sui Sistemi di Gestione Ambientale e dal 1990 ininterrottamente il riconoscimento della Bandiera Blu, promuove un workshop sul tema dell’acqua e di una possibile e necessaria gestione sostenibile del sistema idrico nazionale e locale. Forte dei Marmi dunque, anche nell’ottica di garantire un turismo di qualità ambientale non solo in ambito comunale ma in un territorio più ampio, ha puntato sulla coesione di più enti, riuscendo a fare rete con altri 10 comuni limitrofi e due parchi, quello di Migliarino San Rossore Massaciuccoli e quelle delle Apuane.

Trovare le migliori soluzioni tecnologiche e di governance per garantire ai cittadini del Vecchio Continente un’adeguata disponibilità di acqua per continuare a vivere e produrre in modo sostenibile, nell’ottica di un’economia circolare è il tema al centro del convegno dal titolo “STRATEGIE PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL’ACQUA NEL CONTESTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E DELL’ECONOMIA CIRCOLARE: LE SFIDE DEL TERRITORIO APUO-VERSILIESE” promosso insieme all’Università di Pisa, alla Scuola Sant’Anna e all’ IGG/CNR Pisa e all’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lucca, che riunirà, dal 2 al 5 ottobre, tra Villa Bertelli a Forte dei Marmi (i giorni 2, 3 e 4) e il Palazzo delle Muse di Viareggio (la chiusura il giorno 5), alcuni tra i maggiori esperti del settore, italiani e internazionali, gli enti di ricerca, il mondo accademico, gli amministratori, le scuole e la cittadinanza.

Al centro del convegno sarà la situazione del comprensorio Apuo-Versiliese, che, nel corso degli ultimi decenni, a causa della variazione dei regimi idrologici e della crescente pressione antropica, ha subito un impoverimento delle produzione idrica nelle sorgenti montane, ingressione di acqua salata nella fascia costiera e significativi processi di inquinamento chimico e biologico dei corpi idrici. Un allarme che, come in altre aree del territorio italiano ed europeo, ha reso dunque necessaria una riflessione sul cambiamento nella gestione delle risorse improntato alla sostenibilità.

Nei quattro giorni di incontri il tema sarà affrontato a partire dalla situazione nazionale, con una panoramica sullo stato attuale e sul futuro, con analisi dei risultati delle ultime ricerche, delle indagini ambientali e discussioni su sistemi di monitoraggio e gestione innovativi, regolamentazione del settore idrico, domanda di approvvigionamento e contributo delle imprese per un uso sostenbile. A documentare e illustrare rischi e pericoli del cambiamento climatico saranno, tra gli altri, il Prof. Roberto Buizza, fisico e climatologo della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, e Andrea Rubini, Director of Operations alla WSSTP), la piattaforma tecnologica europea per l’acqua.

E nell’ottica di un confronto internazionale, alla ricerca di una soluzione sistemica del problema, saranno diversi i momenti dedicati all’approfondimento di case history europeo come quello olandese, da sempre leader nel settore della gestione e della difesa dalle acque. Gualbert Oude Essink, idrogeologo senior presso Deltares (Unit Subsurface and Groundwater Systems), illustrerà come la grande expertise nelle pratiche di approvvigionamento delle acque del territorio, che per il 60% è sotto il livello del mare, ha fatto sì che il 40% del mercato della gestione delle acque a livello mondiale sia in mano olandese.

Le sessioni della mattina affronteranno il tema da un punto di vista generale con un approccio scientifico e di formazione mentre le attività del pomeriggio saranno dedicate alle tavole rotonde per il confronto diretto ed informale con scuole e cittadinanza sulla tematica dell’acqua.

La giornata conclusiva, sabato 5 ottobre, vedrà protagonisti i rappresentanti delle componenti del territorio che si confronteranno con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione intercomunale per la gestione territoriale delle problematiche legate alla risorsa idrica nel contesto della tutela ambientale.