Anche in questo periodo di vacche magre continuano le preferenze dei consumatori italiani per gli alimentari biologici: +19% di fatturato nei primi quattro mesi del 2016. E la domanda bio in Italia vale già 2,1 miliardi di euro (2,5 con la vendita di ristorazione, bar e del food-service) che diventano ben 16 se solo sommiamo le produzioni di origine certificata.

Sono i dati diffusi nel week end  al workshop promosso da organizzazioni di settore.

La crescita della domanda di prodotti da agricoltura biologica si è dimostrata costante nonostante il prezzo finale sia dal 20 al 30% più caro rispetto ai prodotti standard. Oggi oltre l’11% della superficie coltivata è bio, gli addetti sono oltre 55 mila, e guadagnano terreno; +6% nell’ultimo anno.

Un italiano su 5 predilige l’acquisto di prodotti green e uno su 10 mette nella sua borsa della spesa almeno un prodotto bio ogni mese. In testa alle preferenze latte, uova, vino, frutta e verdura.

Sostanzialmente due gli elementi di particolare positività: la crescita del biologico e il buon riscontro sugli acquisti di prodotti a indicazione d’origine certificata, Dop e Igp.