Il Copa-Cogeca deplora la decisione presa dai capi di Stato e di governo dell’UE a favore di ulteriori tagli al futuro bilancio europeo 2014-2020 destinato alla politica agricola comune (PAC), in aggiunta a quelli già proposti dalla Commissione europea.

Tale decisione implicherà una riduzione del 15% della spesa relativa alla PAC, minacciando 40 milioni di posti di lavoro nei settori agroalimentari e vari altri milioni nelle zone rurali. A fronte dell’atteso incremento del 70% della domanda alimentare entro il 2050, essa ne mette a repentaglio anche la sicurezza.

“Siamo comunque lieti del fatto che sia stato raggiunto rapidamente un accordo che dovrebbe consentire di addivenire a una decisione sulla nuova PAC entro giugno, ponendo così fine all’incertezza che grava sugli agricoltori. Il Copa-Cogeca intende lavorare attivamente nei prossimi mesi sui dettagli della riforma della PAC onde garantire che le attività degli agricoltori siano economicamente redditizie. La PAC deve permettere loro di raccogliere le sfide del futuro mediante l’innovazione e la crescita”.

Il Presidente del Copa, Gerd Sonnleitner, ha poi dichiarato: “L’attuale PAC costa meno dell’1% della spesa pubblica complessiva, eppure offre notevoli vantaggi ai cittadini dell’UE. Gli agricoltori sono inoltre portati a sfide crescenti, quali il cambiamento climatico, l’aumento dei costi di produzione, la volatilità sul mercato e delle normative onerose che i prodotti importati nell’UE non sono tenuti a rispettare. Pertanto, è più importante che mai che le misure tese a inverdire ulteriormente la PAC non aumentino i costi sostenuti dagli agricoltori e non minaccino la loro capacità produttiva”.

Ai fini dell’inverdimento, la Commissione europea ha proposto una diminuzione del 7% delle terre agricole disponibili per la produzione, senza alcun chiaro beneficio ambientale. ” Con la minaccia che pesa sulla futura sicurezza alimentare, ciò è irresponsabile. Per questo motivo, accolgo con favore, quale passo nella giusta direzione, la decisione adottata oggi dal Vertice europeo di assicurare che ciò non porti a un ritiro di terre dalla produzione o a perdite di reddito per gli agricoltori. Tutto ciò riveste un’importanza cruciale se vogliamo mantenere un settore agricolo economicamente efficiente che continui a fornire un approvvigionamento stabile e sicuro di derrate alimentari ai 500 milioni di consumatori dell’UE”.

Il Presidente della Cogeca, Christian Pèes, ha aggiunto che “l’estrema volatilità del mercato, unita a pratiche sleali e abusive lungo la filiera alimentare, sta avendo gravi conseguenze sugli agricoltori e sulle loro cooperative. Una PAC robusta e affiancata da un solido bilancio è essenziale per contribuire a stabilizzare i mercati e per consentire agli agricoltori e alle loro cooperative di ottenere maggiori ricavi dal mercato. Tutte le grandi superpotenze, come gli USA, il Brasile e la Cina, considerano il proprio settore agricolo e agroalimentare come un settore strategico, e l’Europa deve fare altrettanto”.