“Pur nelle diverse valutazioni che vari soggetti daranno di questa legge, un punto risulta sostanzialmente condiviso: con il divieto dell’utilizzo della catena e’ stato raggiunto un risultato storico” in Emilia-Romagna.

Questo il commento del consigliere nazionale dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa), Lella Gialdi, in merito all’approvazione delle nuove norme sul benessere animale proposte dalla consigliera dei Verdi Gabriella Meo e da Marco Monari (Pd).

Apprezzamento anche per il via libera ai cani in ospedale e per lo stop alla norma sui piccioni. “E’ vero- prosegue Gialdi in un comunicato- che esistono alcune deroghe, ma sono temporanee e finalizzate a permettere di trovare una alternativa per chi finora ha detenuto, erroneamente e in alcuni casi creando un vero e proprio danno all’animale, il proprio cane con queste modalita’. Per assicurarci che la normativa garantisca e tuteli effettivamente il benessere dei cani siamo disponibili a lavorare da subito partecipando a tutte le fasi della stesura del regolamento attuativo”.

L’Anpa poi loda la disponibilita’ dei consiglieri regionali ad ascoltare varie istanze “fino alla cancellazione di alcuni articoli presenti nella legge, compreso quello relativo ai piccioni che, formulato forse con altri intenti, ha creato confusione e caos”. In particolare, sui piani di controllo, poiche’ il testo “conteneva un pericoloso riferimento ai dati sui colombi, adombrando la possibilita’ che potessero essere forniti dai Comuni, magari per autorizzare un abbattimento. Siamo lieti che l’articolo in questione sia stato depennato”.

Piace poi il riconoscimento del diritto dei pazienti “di farsi visitare dai loro amici animali” e si spera che l’esempio “venga seguito non solo da tutte le altre Regioni ma anche a livello nazionale”. Ad ogni modo, ora “sara’ la seconda fase, quella della stesura del regolamento attuativo e della sua applicazione, a darci la misura della reale portata di questo provvedimento normativo”.

Parlano di “grande vittoria animalista” molte associazioni dell’area bolognese: Animal Liberation, Anpana Bologna, Bologna Zoofila, la Compagnia degli animali, Cruelty Free, Lac, Lav, Lega Difesa del cane, Lida, Lipu, Oipa, Quelli della notte e Wwf: “La catena provoca gravi danni fisici e psichici e rappresenta un vero maltrattamento anche se molte persone non hanno coscienza di questo”, dicono in un comunicato congiunto.