Durante quarant’anni, migliaia di persone hanno contribuito a quello che è diventato oggi un grande bosco a nord-ovest della città. Da sempre si chiama Boscoincittà ed esiste grazie a Italia Nostra.

Il suo compleanno il 20 settembre; in tutto alcune decine migliaia di persone hanno seminato e piantato in questi 40 anni i 120 ettari del Boscoincittà: aceri, querce, olmi, pioppi, frassini e salici, orti, giardini d’acqua, ruscelli, laghi e ninfee.

Sabato 20 settembre ricadono i 40 anni del Bosco, con una grande festa che ripercorre la storia del parco più amato dai milanesi attraverso le testimonianze di chi ha contribuito alla sua nascita, lo ha curato, visto crescere e ora vuole presentarlo alle generazioni future. Voluto da Italia Nostra e progettato nel 1973, Boscoincittà è il primo esempio di bosco urbano in Italia.

L’associazione chiese allora al Comune di Milano un grande spazio a nord ovest della città per realizzare un parco pubblico con l’aiuto dei volontari. Vennero realizzati i primi progetti con boschi e radure e sentieri e specchi d’acqua a cura degli architetti da Ugo Ratti e Marco Bacigalupo; è poi l’architetto paesaggista Giulio Crespi a sviluppare il progetto definitivo. I 35 ettari iniziali diverranno poi 80 alla fine del terzo ampliamento avvenuto nel 1994, con nuove convenzioni con il Comune di Milano espandendosi fino a 120 ettari con l’ultimo intervento del 2003, metà a bosco e metà a radure, sentieri, orti e acque.

Oggi la conduzione del Bosco è sotto la direzione dell’agronomo Silvio Anderloni, secondo direttore dopo lo “storico” direttore Sergio Pellizzoni. Boscoincittà dista, come indica il suo nome, 15 minuti dal centro di Milano – esattamente 7 km dal Duomo; c’è anche la fermata dell’autobus 72 diretto da piazza De Angeli che si ferma davanti all’ingresso del parco. La storica Cascina San Romano è il centro operativo del parco con i servizi di segreteria, con le aie per le feste e i pic-nic, con le mappe per scoprire la rete dei sentieri da fare a piedi o in bici.

Boscoincittà significa orti urbani, frutteti, giardino delle api, giardino d’acqua, 8 km di sentieri tracciati, 6 km di rogge e canali che confluiscono nel lago artificiale di 2.5000 mq e un programma annuale di attività per appassionati e famiglie che ha fidelizzato migliaia di milanesi. Per i turisti sono state predisposte aree di sosta. Oltre a correre e pedalare nel parco, fare passeggiate a cavallo lungo i sentieri, si può sostare sotto ai portici o anche nella silenziosa Biblioteca verde per consultare libri, documenti e articoli che riguardano l’ambiente, i giardini e l’agricoltura. Il Bosco rappresenta anche una zona di rifugio e di riproduzione di ghiri, volpi, conigli selvatici, ricci, talpe, lepri, aironi, fagiani, civette, gufi.